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GAZZETTA.IT Garcia accende i giallorossi: “Il derby non si gioca, il derby si vince”

Rudi Garcia

(M.Calabresi) – Venerdì la festa per Totti, sabato il derby nella testa di tutti. Per la verità, Rudi Garcia ci sta pensando già da lunedì sera, quando è uscito dal Tardini con la terza vittoria in tre partite. La Roma non era in testa alla classifica – escludendo le prime due giornate – da tre anni e mezzo (25 aprile 2010); domenica pomeriggio, in caso di vittoria nel derby, potrebbe addirittura restare da sola per qualche ora, aspettando Milan-Napoli. “Un derby non si gioca, si vince”, è il grido di battaglia di Garcia. Che aggiunge: “Non è una partita come le altre, ma più per i tifosi. La squadra è serena, l’importante è iniziare alle 15 e non prima. Anche i tre giocatori romani (De Rossi, Florenzi e Totti, ndr) sono tranquilli. L’importante è non mettere troppa pressione”.

FEELING — Garcia, in Francia, dei quattro derby del Nord giocati con il suo Lilla contro il Lens non ne ha perso uno (tre vittorie e un pari): “Io uomo derby? Lo dite voi, non io. Lens-Lille è un derby diverso, 45 mila persone allo stadio Bollaert ci sono anche lì, ma di sicuro qui sarà differente. Sono molto contento di vivere questa partita, ma il mio carattere sarà lo stesso. Vincere sarà fantastico, ma prima dobbiamo essere tranquilli. E per farlo, in settimana ci siamo anche divertiti”. La Roma ha la finale di Coppa Italia da riscattare: “L’anno scorso io ero a Lilla, non ho visto questa partita e non mi interessa. La sola cosa uguale rispetto al 26 maggio è che è un derby. È una nuova stagione, con un nuovo allenatore: l’importante è arrivarci con nove punti e tre vittorie. Quando sono arrivato qui, ho trovato un ambiente negativo, ma la squadra ha capito in fretta la mia filosofia di gioco”. Per la prima volta, dopo la squalifica contro il Verona, Garcia si troverà la curva Sud piena: “Giocheremo in casa e sono sicuro che giocheremo in 12, perché dietro avremo i nostri tifosi”.

RIPRESA SUPER — La Roma ha realizzato tutti i suoi gol nel secondo tempo (otto); la Lazio, al contrario, ha segnato solo nei primi 45’, a parte la rete di Hernanes in Europa League. “Non c’è una sola spiegazione – dice Garcia -. Una può essere il fatto che quando i giocatori entrano dalla panchina lo fanno benissimo. Troviamo soluzioni per vincere, ma spero che in futuro possiamo segnare anche nel primo tempo, magari anche domenica”. La Lazio è reduce dall’impegno di giovedì in Europa League: “La Lazio è una buona squadra: conosco bene le settimane a tre gare, ho giocato in Europa e di sicuro domani la Lazio avrà un calo fisico, ma non so se all’inizio a metà o alla fine. È sempre così, per chi gioca tre gare in una settimana. Dobbiamo sfruttare questo momento, ma dobbiamo restare concentrati su di noi. La cosa più è importante è fare il nostro gioco con entusiasmo: non avrò bisogno di motivare la squadra”.

GIOCATORI DECISIVI — Garcia non fa nomi, ma solo l’identikit: “Normalmente sono gli attaccanti, ma il gioco collettivo è più importante. Di sicuro, abbiamo bisogno di giocatori in grado di poter fare la differenza. Noi ne abbiamo di giocatori forti, e quando arriva una partita di alto livello, questi giocatori escono fuori”. A parte Bradley e Destro, Garcia non avrà assenze, dopo il recupero di Balzaretti e Ljajic: “L’importante è avere due giocatori per ruolo. Balzaretti? Sta bene e in questo inizio di stagione mi ha convinto”. Dalla parte del terzino ex Palermo ci sarà Candreva: “Non so chi giocherà della Lazio. Candreva può giocare a destra o dietro Klose, ma di sicuro domani dobbiamo giocare una partita piena, non solo con le gambe ma anche con la testa, ed essere efficaci. Le squadre sono diverse dall’anno scorso, soprattutto noi: l’importante è essere pronti fisicamente e mentalmente, e noi staremo bene”. E una sconfitta, che effetto avrebbe? “Una gara non cambia, il bilancio si fa dopo dieci gare. Ma è meglio vincere”.

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