(A. Pugliese) – Forse era destino così, visto che il Parma è da sempre la sua preda preferita. Così Totti torna al gol proprio al Tardini (in trasferta non segnava dal 31 ottobre 2012) e davanti ad un parterre d’élite (in tribuna tra gli altri ci sono Prandelli, Mihajlovic, Mancini e Pioli) regala la vetta alla sua Roma, in coabitazione con il Napoli. Per il Parma un ottimo primo tempo non basta a regalare la prima vittoria in campionato, appuntamento rimandato a domenica prossima, a Catania.
FASCE DECISIVE — Donadoni opta per la difesa a quattro e rischia dall’inizio Gargano (nonostante le fatiche transoceaniche), Garcia lancia invece Ljajic (fumoso), che vince il ballottaggio con Gervinho. Con Totti come falso nove, tocca a Pjanic cambiare gli equilibri in corsa della Roma, che a seconda della posizione del bosniaco si plasma dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Ma è soprattutto il Parma a rendersi pericoloso dalla fasce, dove al 9′ su traversone di Gobbi è Biabiany a mancare di un soffio il tap-in decisivo. Poi un destro da fuori di Totti ed un bel fraseggio volante Maicon-Pjanic-Maicon mettono i brividi a Mirante. Ma è ancora Biabiany, al 24′, ad avere il pallone giusto: angolo di Cassano, sponda di testa di Parolo, con il francese che calcia alto a porta vuota dal limite dell’aria piccola. Ed alla Roma va bene che su un paio di ripartenze con la squadra spaccata in due, i gialloblù perdono il guizzo decisivo. Al 35′, poi, è Amauri (su sponda di Parolo) ad impegnare De Sanctis da fuori. Il Parma gioca meglio ed al 39′ passa, con Biabiany che brucia Castan di testa e si riscatta delle occasioni precedenti girando in rete un cross morbido di Cassani. E tre minuti dopo gli emiliani sfiorano anche il 2-0, con un colpo di genio di Cassano che pesca nello spazio Biabiany, sul cui traversone basso Amauri è in ritardo.
REAZIONE DA BIG — Neanche il tempo di riprendere fiato ad inizio ripresa, che un saggio di bravura di Pjanic regala il pari alla Roma: palombella morbida in corsa del bosniaco per Florenzi, il cui destro al volo sorprende Mirante. Al 6′ però il Parma può già ripassare, ma sul destro di Marchionni dal limite c’è la deviazione decisiva di Amauri, con la palla che sfiora il palo. La stanchezza però comincia a farsi sentire, il gioca si sfilaccia e le squadre si allungano. Così al 25′ Strootman pesca Totti in verticale, Gobbi sbaglia il fuorigioco e il capitano a tu per tu con Mirante insacca il suo gol numero 228. Allora Donadoni prova la carta Sansone per Biabiany, con Okaka che aveva già dato il cambio ad Amauri. E proprio Okaka prima da fuori e poi Cassano su un tiro cross salvato sulla linea da Marquinho riaccendono la partita, chiusa poco dopo su una ripartenza a campo aperto di Gervinho, su cui in area frana Cassani: rigore di Strootman (voleva tirarlo Borriello, De Rossi ha detto di no) e gara chiusa, la Roma aggancia in vetta il Napoli e si gode una luce tanto inattesa quanto meritata.