(U. Trani) – Garcia e la Roma capolista ci prendono gusto: sesta vittoria consecutiva, record migliorato e primato confermato. In scioltezza, dando spettacolo: il 5 a 0 al Bologna, battuto qui dopo 4 anni, vale il sorpasso sul Napoli e la Juve, di nuovo due punti sotto. L’esibizione fa impazzire l’Olimpico: qualità, carattere, personalità e compattezza servono per certificare numeri da sballo, come i 17 gol fatti e l’unico subìto (De Sanctis imbattuto in 5 gare su 6). Gli interpreti sono sulla via giusta e i tifosi li vogliono già da scudetto[…]
SPAZIO A TOROSIDIS
Garcia, per la prima volta, cambia tre giocatori rispetto alla gara precedente. È stato di parola, considerando l’ultima partita del trittico in otto giorni la più impegnativa a livello fisico. Minimo turn over, dunque, anche se la novità in difesa era scontata per l’infortunio di Maicon. A destra c’è Torosidis, diciottesimo giocatore utilizzato in queste sei partite. Balzaretti resta a sinistra e va bene così. Totti e Florenzi, gli altri due innesti, per accompagnare a Gervinho nel tridente.[…]
RAFFICA INIZIALE
Stavolta la Roma non aspetta la ripresa per colpire. Si scatena subito, spavalda nella manovra e precisa nel tiro al bersaglio. Florenzi, 3 gol in 3 partite contro il Bologna e cannoniere giallorosso con 3 reti insieme con Gervinho e Ljajic, si sbriga e all’ottavo, dopo respinta di Curci su punizione di Pjanic, appoggia di testa nella porta spalancata: 1 a 0. Il raddoppio è di Gervinho, dopo fuga di Florenzi e appoggio del capitano: l’ivoriano entra in area, allargandosi per rendere inutile l’intervento di Antonsson, e calcia di destro sul palo vicino per il 2 a 0. Benatia, di sinistro al volo e approfittando di un’altra dormita di Antonsson, realizza il 3 a 0 al venticinquesimo, su corner di Totti. Non c’è più partita, il divario tecnico è impressionante e si somma al punteggio subito abbondante. L’ultima volta di tre gol giallorossi così rapidi con Luis Enrique in panchina: Roma-Cesena 5 a 1, 21 gennaio 2012, doppietta di Totti e Borini nei primi nove minuti. Diamanti predica da solo: suo un sinistro largo prima di un’altra chance di Gervinho che, protagonista assoluto della serata e sempre spinto dal pubblico, spreca sul più bello. Tra i meriti dell’ivoriano anche i gialli per Perez che gli strappa la maglia e Morleo che lo colpisce.
Piove di brutto, sull’Olimpico, dopo l’intervallo. Pioli fa entrare Lazaros per Perez, ma ormai c’è poco da fare, anche se Bompard dalla panchina, con il walkie talkie, contatta il video-analyst Beccaccioli in tribuna per capire le mosse del collega di Garcia. In contropiede Gervinho si accanisce su Antonsson che scivola e assiste da terra al secondo gol dell’ivoriano per il 4 a 0 al diciassettesimo. Entrano Ljajic per Gervinho, Taddei per Strootman e Borriello per Florenzi. Ljajic fa il mago al quarantesimo per la cinquina. Ma conta di più la sesta della Roma: fa storia.