(F. Pierantozzi) – «Rudi Garcia, la Roma ai suoi piedi», «Record e tifosi in tasca»: se dai fiaschi delle osterie romane esce champagne, un po’ tutta la Francia si sente oggi romanista e inneggia al mister del nord con origini andaluse, che torna a stupire tutti dopo il suo Lille dei miracoli. Ben prima dei 15 punti che ha fatto la Roma, del derby che ha «riportato la Chiesa al centro del villaggio», il “sergente” Garcia era stato ampiamente celebrato, con una serata dedicata a lui nella trasmissione di massimo ascolto della domenica sera di Canal Plus. Totti e compagni dovevano ancora andare a vincere a Parma, ma già Garcia era stato invitato a spiegare la sua Roma in patria. Aveva rivendicato di aver risposto a muso duro ai tifosi nel ritiro di Riscone, trattando i contestatori da “laziali” perché «la Roma non si discute, si ama», concetto estraneo ai francesi almeno quanto la chiesa e il centro del villaggio agli italiani.
Sugli schermi in studio scorrevano in suo onore le immagini di Trigoria, degli spogliatoi dell’Olimpico e di capitan Totti che lo definisce, con sottotitoli, «allenatore del futuro». Ai francesi Garcia ripete che il suo successo «è anche la dimostrazione che la Federazione francese lavora bene» e in queste ore, radio, tv, siti web e giornali lo celebrano senza riserve: “Tour de force e tifosi incartati” per MaxiFoot, “Rudi Garcia regala la rivincita ai suoi tifosi” titola La Depeche, giornale del nord che lo conosce bene dai tempi di Lille, come La Voix du Nord, che racconta ai suoi lettori il del “loro” mister a Roma. A Parigi, con il PSG in testa ma senza entusiasmare, nessuno lo scrive ma in molti – nelle redazioni sportive – si chiedono perché mai gli emiri, con Rudi a disposizione, abbiano scelto Laurent Blanc.