Cinque vittorie nelle prime cinque giornate di campionato, non era mai successo nella storia giallorossa: è il record della Roma di Rudi Garcia. Era dal 18 aprile 2010, 34a giornata del torneo 2009/10, quando la Roma vinse 2-1 il derby in casa-Lazio e mantenne il +1 di vantaggio sull”Inter di Mourinho, che la squadra non andava da sola in testa.
Bella e armonica, la Roma di Garcia porta dunque a casa vittoria e primato contro una Sampdoria dignitosa ma che ha mostrato minori qualità individuali. E così i giallorossi adesso guardano tutti dall”alto, cosa questa che a quanto pare rende molto bene sul piano tattico. Certo che Garcia si poteva risparmiare di andarsi a vedere la partita dall”alto della tribuna ma tant”è.
È stata la serata della magia, questa per i giallorossi, che si confermano attenti e metodici nel primo tempo e letali nella ripresa. Il primo tempo al Ferraris tutto sommato equilibrato. I giallorossi hanno fatto la partita, con un centrocampo più manovriero e un Maicon che, fino all”infortunio, ha fatto la differenza ma che hanno faticato a impensierire Da Costa mentre la Samp di rimessa si è resa pericolosa per le improvvise ripartenze. Due le azioni pericolose, entrambe firmate Gabbiadini: al 21″ pt con una palla girata da 20 metri e al 31″ un sinistro su punizione. Ma in entrambe le azioni si trova di fronte un attento De Sanctis.
Il centrocampo della Roma manovra tranquillamente e la Samp si difende dalla pressione a cinque con Gavazzi che scala e trova spesso la ripartenza. Ma è come se gli uomini di Garcia stessero prendendo le misure. E si va al riposo a reti inviolate.
Nel secondo tempo, la Roma passa al 4-2-3-1 con Pjanic dietro a Borriello. E adesso è la Roma che si
proietta in avanti, con uno spettacolare Gervinho che si fa spesso pericoloso. Suo l”assist per Pjanic che finisce di poco oltre la traversa, sue le incursioni in area blucerchiata. I doriani si difendono come possono ma il brasiliano è inarrestabile. Al 10″ per un fallo su Marquinho Garcia si fa cacciare da Calvarese (proteste). Rossi manda dentro Bjarnason per uno stanco Wszolek e la Roma cala il jolly Totti per Marquinho.
Ma la magia, di lì a poco, la fa Benatia: al 21″ triangola sulla trequarti con Pjanic, dribbla due doriani, viene atterrato in area da Gastaldello e, facendo perno sul corpo, tira da terra infilando la sfera di sinistro a fil di palo alla destra di Da Costa.
La Samp tenta la reazione ma non riesce. Rossi inserisce Pozzi per De Silvestri tentando il tridente e al 34″ ancora De Sanctis si rende protagonista su un cross dalla sinistra di Costa. Su punizione dalla sinistra di Totti, Pjanic di sinistro in girata colpisce il palo ma è in fuorigioco.
Il gol è nell”aria e al 44″ st Totti, con un contropiede da manuale smarca in area sulla sinistra Gervinho. Il brasiliano inserisce il mirino e di sinistro di precisione sul primo palo batte Da Costa. La Samp, che ha combattuto fino alla fine cerca e non trova il gol della bandiera nel recupero e finisce in 10 per l”espulsione di Barillà. La Roma-record se ne va dal Ferraris, capolista e contenta.