(C. Santi) Alain Le Roy, l’ambasciatore francese a Roma, è un fans dei giallorossi. La squadra la seguiva già da tempo, già prima del suo arrivo in città, quasi due anni fa. «Adesso che c’è Garcia – racconta l’ambasciatore – la seguo ancora di più». Garcia a parte, Le Roy si ritiene un tifoso romanista e appena può («ci vado spesso») è in tribuna all’Olimpico per sostenerla. «Lo scorso 26 maggio ero lì, ho visto il derby e il successo in Coppa Italia». Qualche giorno fa, il bis. «Ho visto un’altra vittoria», dice Alain felice.
Adesso che sulla panchina della Roma siede Rudi Garcia l’ambasciatore ha un motivo in più per tifare. «Prima lui non era tanto conosciuto anche perché allenava a Lille. Adesso ha mostrato tutto il suo valore. È lui il Mourinho francese». Garcia quando può frequenta l’ambasciata. «È stato qui a pranzo con la famiglia quando è arrivato e questa settimana tornerà».
Intanto la Roma vola, il tifoso francese si entusiasma anche se «la stagione è lunga. Però…». Aggiunge un però, Alain. E, parlando da romanista doc, osserva: «Da tanti anni la Roma non era lassù».
Roma, Garcia, Totti. Una passione, un grande condottiero e un’icona. «Mi sono appassionato alla Roma quando non ero qui, vivevo tra la Francia e New York e ammiravo Totti. Sì, se tifo Roma è perché c’è Totti, un giocatore fantastico». All’ambasciatore farebbe piacere conoscere il capitano e chissà, al prossimo invito a pranzo a Garcia a Palazzo Farnese potrebbe esserci anche Francesco. Totti e Platini, chi il migliore? Sorride, il diplomatico, e osserva che «sono due giocatori diversi. Michel era straordinario e ha aiutato tante volte la Francia a vincere. Totti? Bravissimo». Lui ama la Roma e apprezza la determinazione con la quale il club combatte il razzismo. «È importante tenere a bada questa situazione. Capita anche in Francia».
Alain Le Roy adora lo sport. «Visto che bella la Francia del basket con Tony Parker? Stupenda la semifinale con la Spagna. Adesso mi piacerebbe che la prossimo Sei Nazioni la Francia vincesse con l’Italia».