Nuovo appuntamento stagionale per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio del week-end calcistico, tra top e flop.
VOTO 0 SFORTUNA VIOLA:
La squadra di Vincenzo Montella incappa senza troppi fronzoli nella domenica da dimenticare. Nella stessa giornata infatti perde i gol di Gomez (distorsione con parziale lesione del legamento del ginocchio destro, out due mesi), la fantasia di Cuadrado (lussazione alla spalla sinistra, tre settimane di stop), l’esperienza di Pizarro (espulsione per proteste) e fallisce l’aggancio in testa al Napoli, piazzandosi in seconda posizione in compagnia di Inter e Juventus. La sfortuna da sola non può però giustificare quanto accaduto sul campo con una supremazia Viola manifestata solo sul possesso della palla e poco più; la ruvidità isolana alla fine ha dato i suoi frutti per un pareggio giusto. Poco rispetto ai tanti elogi arrivati dopo il promettente inizio di stagione. Na bischerata.
VOTO 1 SASSUOLO:
Troppo facile il copia e incolla con il Pescara della stagione scorsa. La massima serie a 20 squadre continua a consegnarci ogni anno la vittima sacrificale designata già alle prime giornate di campionato. Vero è che il bel gioco dimostrato fino ad ora dai neroverdi guidati da Di Francesco, mai si è visto sul campo dell’Adriatico in tutta l’annata 2011-2012, ma la casella punti continua a far registrare un malinconico zero dopo tre partite. La realtà emiliana, così come quella abruzzese, rischia di diventare una cometa di passaggio nell’universo della Serie A. Halley.
VOTO 2 SPOLLI:
Cosa è successo al Catania? Per rispondere a questa domanda osservare per credere la prova del gigante buono Nicolas Spolli nella gara esterna contro il Livorno. Il centrale argentino prima fallisce clamorosamente la rete del vantaggio incespicando sul pallone a due passi dalla porta difesa da Bardi, in seguito disorienta Andujar con un tocco di ginocchio lanciando a rete Emeghara, respingendo il tiro dell’amaranto solo sulla linea di porta e infine, affonda con tutta la squadra etnea infiocchettando con l’aiuto di Bellusci e del proprio estremo difensore la rete del definitivo 2-0 per la doppietta personale di Paulinho. Maaareee, profumo di maaareee.
VOTO 3 CHIEVO:
L’avvio di campionato non ha di certo aiutato la squadra clivense (subito gli scontri con Lazio e Napoli), ma la condotta da parte di Sannino non pare esaltante alla stregua di quella dell’ex Mimmo Di Carlo. L’ossatura dei gialloblu è sempre la stessa, eppure manca una quadratura tra difesa e centrocampo; il solo Paloschi lì davanti accompagnato da Thereau non può fare miracoli. In più con la Lazio sono affiorati problemi relativi al numero uno Puggioni, solo lontanamente paragonabile al vecchio Totem Sorrentino. Lato debole di Verona.
VOTO 4 MILAN:
Allegri delude ancora e con lui tutto il Milan nella difficile trasferta contro il Torino di Ventura. Non basta ai rossoneri il tridente poco compatibile composto da Kakà-Robinho-Balotelli, per avere la meglio contro l’attenta difesa dei padroni di casa. Molto meglio il duo offensivo granata a lunghi tratti devastante e magistralmente condotto da un Alessio Cerci in stato di grazia e autore della rete dell’illusorio doppio vantaggio. E limitato solo dall’imperizia del tecnico torinista nel toglierlo al momento migliore. A graziare gli ospiti nel giro di 6′ un rocambolesco gol di Muntari e la solita rete dagli undici metri di un infallibile Mario Balotelli (21/21 dal dischetto da professionista). Balodipendenti.
VOTO 5 INTER-JUVENTUS:
Tanti i giorni di attesa (15), tanti i sbadigli messi in scena su tutti i divani italiani per un match che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del nostro calcio. Primo tempo con ritmi assopiti da sfide inglesi datate primi anni 90 e ripresa dal sapore leggermente più frizzante condita per fortuna dalla frustata di un decisivo Ricky Alvarez (azione e assist al bacio per la rete di Icardi) e la forza di un incredibile Vidal: giocatore capace di segnare come fosse una punta e correre come un centrocampista. In sintesi il prototipo del calciatore moderno. Peccato però che entrambe le giocate arrivino a distanza di 2′ una dall’altra, lasciando negli altri 88′ di gioco una soporifera mediocrità. La scala del caschio.
VOTO 6 MARTINHO:
Di certo battere il Sassuolo non è impresa eccezionale, ma centrare la seconda vittoria su tre partite giocate per una neopromossa tornata nel grande calcio dopo più di 10 anni non è un risultato da buttare via. Il tutto impreziosito dalla rete dell’ex oggetto misterioso ai tempi del Catania, Raphael Martinho Alves de Lima, autore di una prova di alto livello: l’esterno offensivo oltre a risultare determinante nell’economia del gioco voluto da Mandorlini realizza anche la rete del vantaggio con un gran sinistro sul primo palo imparabile per Pomini. A chiudere la contesa ci pensa poi Romulo a tempo ormai scaduto. Romulo&Giulietta.
VOTO 7 LIVERANI:
In un derby drenato e a rischio a causa di un forte temporale abbattutosi poco dopo le 19 su Genova, a spuntarla è il Grifone salvando la faccia e la panchina dell’ex tecnico degli Allievi Nazionali rossoblu. Dopo due sconfitte consecutive nelle ultime stracittadine Antonini, Calaiò e la gemma di Lodi, abbattono senza repliche una Doria sembrata piccola piccola e brutta copia di quella capace nella passata stagione di sconfiggere la Juventus sia nel match di andata che in quello di ritorno. Le cessioni di Poli e Icardi, potrebbero risultare alla lunga più pesanti del previsto. Grifondoro.
VOTO 8 DIAMANTI-CANDREVA:
Con la testa già al mondiale brasiliano di giugno ci gustiamo ed evidenziamo le prestazioni del trequartista natio di Prato e l’ala offensiva romana. I due calciatori timbrano il cartellino nelle sfide contro Udinese e Chievo, e se il rossoblu trova la prima rete annuale con un capolavoro su calcio piazzato (marchio di fabbrica), il biancoceleste mette a segno la seconda marcatura in tre presenze risultando una spina nel fianco della difesa gialloblu per tutti i novanta minuti di gioco. Samba.
VOTO 9 PAULINHO:
L’unica doppietta della terza giornata di Serie A porta la firma dell’attaccante brasiliano del Livorno. Dopo le 23 segnature realizzate nel campionato cadetto il centravanti amaranto risulta subito in linea con gli standard della massima serie. Nel giro di appena 6′ il calciatore prima beffa la coppia centrale etnea sbucando dal nulla e freddando Andujar con un destro forte ma centrale, poi con l’aiuto dei già citati Bellusci e Spolli trova anche la rete del raddoppio con un’azione caparbia in area di rigore. Osvaldo dei poveri.
VOTO 10 NAPOLI
Dopo 17 mesi i partenopei spodestano la compagine di Conte dalla vetta del campionato e si lanciano alla rincorsa di uno scudetto, quanto mai possibile come in questa stagione, grazie alle magie dei nuovi innesti iberici. Se alla conduzione Mazzarri, si additavano le sconfitte con le piccole come male maggiore per la corsa tricolore, la cura Benitez in tal senso ha portato tre successi in altrettanti test contro Bologna, Chievo e Atalanta, dando una chiara identità ai partenopei. Ora si aspetta solo il primo esame di laurea previsto per la prossima settimana a San Siro nel big match contro il Milan per confermare le aspettative. Quartieri spagnoli.
Papi&Piccinini