Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio del week-end calcistico, tra top e flop.
VOTO 0 PRETI:
Protagonista già nella passata stagione con la convalida del gol di Vidal (netto fuorigioco) in Juventus-Inter, il guardalinee si ripete a Verona, questa volta annullando un gol regolare realizzato dai padroni di casa grazie al tap-in vincente di un imbufalito Alberto Paloschi. Ad indurre in errore l’assistente dell’arbitro aver confuso Thereau con il centravanti ex Milan. Occhialoni.
VOTO 1 BARILLA’:
Dura appena dieci minuti la seconda apparizione in maglia blucerchiata del centrocampista natio di Reggio Calabria acquistato dalla Sampdoria nell’ultima giornata utile del mercato estivo. Subentrato all’83’ al posto di Costa nella sfida interna contro la Roma, l’esterno riesce a farsi notare solo per la rapidità in cui trova la via degli spogliatoi per un doppio giallo da record. Immaturo.
VOTO 2 CATANIA:
Momento da dimenticare per la squadra etnea che solo pochi mesi fa festeggiava uno storico ottavo posto in campionato. I siciliani non sanno più vincere e le cessioni di Lodi e Gomez stanno risultando più pesanti del previsto. Se nella prossima sfida casalinga contro il Chievo non arriveranno i tre punti sarà crisi vera. C’è aria di tempesta.
VOTO 3 DIFESA VERONA:
Natale anticipato per Rafael e il duo difensivo gialloblu composta da Albertazzi e Gonzalez. La seconda rete subita nella gara esterna contro il Torino è un regalo confezionato dalla retroguardia di mister Mandorlini e perfettamente scartato da un lestissimo Allesio Cerci, bravo nell’anticipare tutti e a trovare con un pallonetto liftato la quinta rete in altrettanti match di campionato fino ad ora disputati. A Rafaè…
VOTO 4 CALAIO’:
L’attaccante siciliano decide la sfida del Friuli realizzando nella porta sbagliata la rete che regala il successo alla squadra guidata da Francesco Guidolin: nel tentativo di anticipare uno degli attaccanti bianconeri l’ex senese mette la sfera alle spalle di Perin con una zampata aerea su punizione calciata dal solito Totò Di Natale. Lo sciagurato gol oltre a condannare il Grifone regala ai padroni di casa anche il 21esimo risultato utile interno consecutivo in campionato. Uomo in più.
VOTO 5 DZEMAILI:
Il gol del centrocampista svizzero (splendida botta da fuori di rara potenza) non corrisponde al voto, ma a farlo ci pensa lui e il Napoli tutto. Chiamato contro il Sassuolo a mantenere la testa della classifica e confermare quanto di buono fatto nelle precedenti giornate i partenopei non vanno oltre il pareggio contro il fanalino di coda puniti dalla rete alla Batistuta, siglata Zaza. Ma che sfaccimm.
VOTO 6 LAZIO:
Metabolizzata la sconfitta nel derby gli uomini di Petkovic vincono e convincono nella gara interna contro il Catania. A scandire il successo le reti di Ederson (finalmente in campo dopo tanti infortuni) , Lulic ed il solito Hernanes. Sempre più leader di una squadra che ha l’unico difetto di avere una rosa incompleta. Citofonare Lotito.
VOTO 7 ZAZA:
Nell’unico pallone buono arrivato in area di rigore il centravanti di proprietà della Juventus si inventa da solo il gol che vale il pareggio da parte del Sassuolo. Diagonale fulmineo con il mancino da posizione defilatissima e Reina battuto nell’unico centimetro libero del suo palo di competenza. Un gesto tecnico d’alta scuola. Per il resto corre, lotta e combatte durante tutto l’arco del match andando anche a guadagnarsi la sfera all’interno della propria metà campo. Crestinho.
VOTO 8 MAZZARRI:
Senza nessun tipo di dubbio il miglior allenatore italiano su piazza. Nella sua carriera partendo dalla salvezza con la Reggina a meno 15 solo grandi colpi ed un escalation di successi dovuti non alla sua fortuna ma alla sua spropositata bravura. Riconsegna al campionato un’Inter protagonista e lontanissima parente di quella mostrata dal suo predecessore tanto conclamato Stramaccioni. Mister.
VOTO 9 PARMA-ATALANTA:
Se nelle passate giornate avevamo visto da parte delle due compagini pochi gol e un calcio piuttosto mediocre ducali e orobici si prendono la dovuta rivincita mettendo in scena al Tardini un pirotecnico 4-3, costellato da una serie di reti da almanacco del calcio. Dal destro a giro di Mesbah, al sinistro al volo di Parolo, passando per la semigirata di Bonaventura e il tocco sotto morbidissimo del tanque Denis, tornato al gol dopo 5 giornate d’astinenza. Fiera del gol.
VOTO 10 LAXALT:
Serata da incorniciare per il talento uruguaiano classe 1993 al suo esordio nel massimo campionato italiano di calcio. Il centrocampista felsieno, in prestito dall’Inter, sente subito aerea di derby e bagna il suo debutto in Serie A con una doppietta d’autore ai danni del Milan; sinistro in corsa beffando Abbiati sul primo palo e stacco imperioso ai danni di Abate su assist di Diamanti. Unica pecca il fatto che le sue reti non regalino la prima vittoria nel torneo alla squadra di Pioli riacciuffata proprio nel finale dai rossoneri per uno spumeggiante 3-3 al Dall’Ara. Champagne.
A cura di Papi&Piccinini