(D. Galli) – Non c’è rivincita, non c’è 26 maggio che tenga, in quanto a passione perdono sempre. Se n’è lamentato ieri anche Petkovic.«Oggi ci saranno pochi laziali? Mi dispiace perché i tifosi sono sempre importanti per noi». I numeri dicono proprio questo, dicono che su sponda laziale sono stati staccati 14 mila biglietti, e che quindi ce sono ancora altri 6 mila. Invenduti. E 6 mila su 20 mila complessivi significa parecchia roba: quasi un terzo dei posti. Una disaffezione evidenziata nei giorni scorsi dall’uomo della biglietteria biancoceleste, Angelo Cragnotti. «La vendita prosegue abbastanza a rilento».
La Nord è terminata solo ieri. Che in casa Lazio abbiano un problema non è un mistero. Il primo a riconoscerlo è stato nei giorni scorsi proprio il dato del botteghino. Nemmeno 12 mila presenze per l’esordio in Europa League con il Legia Varsavia e una strisciante e costante protesta contro il loro presidente. «Quella sparuta minoranza che ha contestato non ha capito che io non vengo intimidito», ha contrattaccato Lotito. Detto che il caroprezzi ha sicuramente giocato una parte nell’allontanamento dallo stadio dei laziali, perché un Distinti costava (costa) 45 euro e una Monte Mario 95, detto questo, su sponda opposta e anche senza un 26 maggio di risultato opposto, sarebbero andati esauriti Curva e Distinti Sud. Guardando in casa nostra, la Sud è finita in campagna abbonamenti, i Distinti per il derby in fase di prevendita. Restano Tevere e Monte Mario.
I tagliandi possono essere acquistati anche stamattina nelle ricevitorie Lottomatica e nei Roma Store di via Appia Nuova 130, piazza Colonna e Casal Palocco (nell’area commerciale Parchi della Colombo). Meno spettatori, uguale meno rischio di disordini. Questione cara al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che ha minacciato di portare il derby via dalla Capitale. Una provocazione. Forse. O forse no. Due giorni fa, Pecoraro era tornato così sull’argomento: «Ci sono stati ripetuti incidenti durante i derby, se dobbiamo intervenire nuovamente perché domenica (oggi, ndr) ci sono altri incidenti, delle misure vanno prese. E questo non per colpevolizzare o per dare dei meriti ma solo perché devo salvaguardare gli operatori di polizia e tutti i cittadini che vanno allo stadio, oltre a quelli che non ci vanno ma che si possono trovare nei dintorni. Il sindacoMarino ha detto che era “preoccupato”. Io gli ho detto che non deve essere preoccupato perché abbiamo le migliori forze dell’ordine a Roma. Non per altro, ma sono abituate a grandi eventi. Di questo non sono preoccupato, si deve preoccupare chi vuole creare disordini».
La Nord aveva in mente di sollevare una gigantesca Coppa Italia al minuto 71. Sembra che ragioni di sicurezza – pare la presenza dell’elio, pare – abbiano convinto la Questura, o meglio il Gos di Roma, a bocciare la scenografia. Il prefetto di Roma è caduto dalle nuvole: «Limitazioni alle coreografie delle due tifoserie? Che mi risulti no. Anche perché segnali particolari non ne abbiamo».