(V. Meta) – Che avesse voglia di andarsene si sapeva, che ne avesse abbastanza del tira e molla con il Genoa che va avanti da mesi, ma quello che ieri lasciava l’Olimpico trascinandosi dietro un trolley era un Marco Borriellodi pessimo umore. Il suo futuro si deciderà oggi, con ogni probabilità all’interno del giro di punte fra Roma, Milano, Genova e Torino. Alla fine la trattativa con Preziosi sembra destinata ad andare in porto, e pure alle condizioni del presidente rossoblù, vale a dire che la Roma si faccia carico di parte del ricco ingaggio del centravanti. A Marassi non avrà Gilardino a fargli concorrenza, perché l’ex Bologna sarebbe stato individuato da Marotta quale sostituto dei due attaccanti in uscita: Alessandro Matri, passato al Milan, e Fabio Quagliarella, sicuro partente ma con ancora qualche dubbio sulla destinazione. In ballo ci sono Inter e Roma, visto che la pista estera è sfumata da tempo.
Quagliarella non risponde all’identikit del centravanti classico (ruolo che nella sua carriera raramente ha ricoperto), ma Rudi Garcia fin qui, un po’ e un po’ anche per necessità, ha dimostrato di preferire un tridente atipico senza un vero ariete. Naturalmente, in attesa del ritorno di Mattia Destro. L’altro fronte aperto è in difesa, dove c’è da risolvere la questione Burdisso (ieri neanche in panchina), ma con ogni probabilità il nome buono non è quello di Astori, perché Cellino avrebbe detto no all’offerta di 7,5 milioni per la metà del cartellino. Possibile futuro lontano da Roma per Rodrigo Taddei, che ha un ingaggio alto e offerte dal Medio Oriente, e che ieri potrebbe essersi preso gli ultimi applausi dopo otto stagioni in giallorosso. E poi c’è il rinnovo di Totti, di cui è tornato a parlare il dg Mauro Baldissoni: «Se la domanda è se abbiamo paura di perdere Totti a parametro zero, la risposta è no. Scherzi a parte – ha detto a Sky Sport – stiamo lavorando per trattenere con noi Francesco ancora a lungo. De Rossi? Se mai fosse formalizzata un’offerta da parte dello United o da qualsiasi altra squadra, la società e il giocatore direbbero “no, grazie”. Sia la Roma sia De Rossi arrivano da un’annata da riscattare e lo faranno assieme».