(D. Galli) James Pallotta verrà tra oggi e domani a Roma, ma non per il derby bensì per il contratto di Totti. Sarà un rinnovo vero, con cifre importanti per il giocatore ancora oggi più importante della Roma. Quello che tira di più, statistiche della Lega alla mano, quello che cambia il volto delle partite anche adesso che il profumo dei suoi primi 37 anni si fa più intenso. Non ci saranno sorprese, ormai anche le cifre sono note. Si parla di un biennale a tre milioni e mezzo a stagione, più altri cinque da dirigente. In pratica, il vecchio contratto sottoscritto con i Sensi è stato ripreso, riadattato e riformulato. Perché questa gestione differisce dalla precedente praticamente su tutto, ma non su Totti. Non si poteva e non si potrà prescindere dal giocatore più decisivo, ma anche più rappresentativo in Italia, in Europa, nel mondo. Francesco spenderà la propria immagine per la Roma. L’ipotesi che si fa da un po’ è infatti che Totti diventi una sorta di ambasciatore del club, una bandiera che si fa portabandiera. Poi c’è il derby. Alla Lazio ha segnato 9 gol, come Da Costa e Delvecchio. «È il record più bello…», urlò dopo averli appaiati. Era l’8 aprile e Totti aspetta il presidente per poter aspettare altre Lazio, altri derby, altri 8 aprile. L’attesa è breve. Pallotta, il rinnovo e il derby. Poi il compleanno. E tra 9 giorni, inevitabilmente, qualcosa sarà cambiato.