(D.Palizzotto) «Quest’anno la Roma ha grandi aspettative, può finire in zona Champions. La Lazio, invece, è una squadra da decifrare con qualche problema in difesa e in attacco».
Il derby è sempre una partita difficile da pronosticare, ma l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi – consulente di mercato della Roma anni Settanta e direttore sportivo della Lazio nei primi anni Ottanta, intervenuto nella Capitale alla presentazione di un resort – ha le idee chiare: stavolta i giallorossi sono favoriti.
Dopo tre giornate dove colloca le squadre romane?
«La Juventus resta favorita, ha una difesa eccezionale, poi c’è il Napoli ma subito dopo la Roma, insieme a Fiorentina e Milan: i giallorossi possono finire in Champions. La Lazio, invece, è difficile da giudicare: ha cominciato male ma penso possa finire nei primi 6 posti».
Le piace Garcia?
«Sì, è un buon allenatore, le sue squadre sono agonisticamente preparate e sanno combattere. Lo conosco dai tempi del Lilla, in Francia ha vinto campionato e coppa pur non avendo la rosa più forte. A Roma ha portato qualcosa di nuovo: i giallorossi non giocano più singolarmente, ora sono una squadra vera».
E poi c’è Totti fino al 2016.
«Se gioca come lo scorso anno resta il perno della squadra e può far volare la Roma».
Come giudica il mercato condotto da Sabatini?
«Quest’anno non c’è più Baldini e ha potuto agire con libertà: secondo me la Roma andrà meglio. Lamela e Marquinhos sono stati venduti bene, Strootman è un ottimo centrocampista, bravo ad attaccare e difendere. I problemi della Roma sono in altri reparti».
Si riferisce all’attacco?
«Proprio così. La difesa non è eccezionale, ma De Sanctis dà sicurezza. Davanti, invece, ho alcuni dubbi: Ljajic è un ottimo calciatore se vuoi giocare in contropiede, ma quando mancano gli spazi può soffrire. In ogni caso la Roma non ha le coppe europee e può fare bene, meglio dell’Inter».
La Lazio ha inseguito a lungo Yilmaz senza fortuna.
«E per questo può soffrire. I biancocelesti non possono affidarsi al solo Klose, dovrebbero trovare un attaccante da affiancare al tedesco per mettere paura alle difese».
Nelle prime partite la difesa ha sofferto.
«Novaretti e Cana non formano una coppia adatta alla serie A. L’argentino è un discreto giocatore e nulla più: è lento e se gioca con Cana il problema della Lazio è serio».
Cosa pensa di Biglia e Felipe Anderson?
«Biglia non è male, ma credo che Ledesma possa offrire un rendimento migliore in serie A. Anderson è un centrocampista atipico, non so proprio come possa giocare insieme ad Hernanes».
Mercato della Lazio totalmente bocciato, dunque?
«Ma Lotito è bravo: viaggia in economia e alla fine chiude sempre nei primi posti. In fin dei conti anche quest’anno i biancocelesti possono fare un buon campionato».
Le piace Petkovic?
«Molto. È una persona seria, sincera e modesta. Ho parlato con alcuni giocatori, mi dicono che è un buon allenatore e quanto fatto lo scorso anno lo dimostra: la Lazio è stata penalizzata dagli infortuni, altrimenti avrebbe potuto restare nelle prime posizioni».
Dunque rinnoverebbe il contratto al tecnico, in scadenza il prossimo giugno?
«No, sono d’accordo con Lotito. Gli allenatori devono guadagnarsi il rinnovo, il presidente fa bene a tenere tutti sulla corda».
Se la Lazio vale i primi 6 posti in campionato, cosa può fare in Europa League?
«Il livello del torneo non è stratosferico, dunque può stare tra le favorite. Ma una cosa va detta: per inseguire l’Europa si perde qualche posizione in Italia come dimostra lo scorso campionato: alla fine i giocatori non avevano più testa né gambe. Per questo bisogna stabilire qual è la priorità: la Lazio deve decidere». Ma per questo c’è tempo: ora l’unico pensiero delle due squadre romane è il derby.