(A. Serafini) – Roma contro Lazio, mille significati. Sugli spalti, così sul campo da gioco dove stasera il novizio Garcia stringerà la mano per la prima volta alla sorpresa Petkovic, i due stranieri alla conquista del primato cittadino.
Ci proverà con un pizzico di esperienza in più il tecnico biancoceleste a cui è bastata soltanto una stagione per entrare a piedi uniti nella storia del club, forte di una statistica del tutto invidiabile contro i cugini giallorossi (2 vittorie e un pareggio). Una preparazione sicuramente diversa da quella intrapresa in settimana dai due allenatori. A Trigoria, tra relazioni e dvd, Garcia ha osservato i fallimenti giallorossi nei derby del campionato passato provando a capire cosa non ha funzionato, dove poter coprire falle e i pericoli maggiori degli avversari. Il gioco veloce sulle fasce condotto da Lulic e Candreva rimane l’obiettivo numero uno da arginare: un compito affidato a Maicon per il controllo dell’uomo vittoria di Coppa Italia e un nuovo duello per Balzaretti, recuperato in extremis.
Petkovic concentrerà ancora una volta il gioco laziale sulle fasce, supportate in difesa da Konko a sinistra e la promessa Cavanda sul lato opposto. Dopo aver registrato l’infortunio di Biava e gli acciacchi vari dell’ultimo arrivato Novaretti, il tecnico svizzero si affiderà alla coppia Ciani-Cana per arginare l’attacco romanista affidato, come a Parma, al tridente Florenzi-Totti-Ljajic (favorito sull’uomo della ripresa Gervinho). Klose verrà controllato a turno da Castan e Benatia, mentre la battaglia è pronta a scatenarsi tra le tante sfide del centrocampo.
Dopo il forfait di Biglia il fulcro del gioco laziale passerà per i piedi di Ledesma, posizionato qualche metro più basso rispetto a Gonzalez ed Hernanes. Una sorta di 4-1-4-1 studiato per favorire gli inserimenti del talento brasiliano, di cui si dovrà occupare ancora una volta De Rossi, andato spesso in difficoltà contro la Lazio. Il numero sedici conta però di poter occuparsi con più tranquillità del suo diretto avversario, sicuro che la fase di interdizione sarà supportata dalle caratteristiche di Strootman e dalla volontà di Pjanic, che a Parma ha concluso il match con il più alto numero di palloni recuperati. Sara comunque un’emozione da vivere dalla panchina romanista per il croato Jedvaj e per il suo connazionale Elez, gioiellino di casa Lazio alla prima convocazione ufficiale.
Alla vigilia ci hanno pensato i tifosi a caricare la Roma con uno striscione eloquente:«Famoje male». A Formello Lotito ha seguito a bordo campo insieme a Tare la rifinitura, poi ha tenuto a rapporto la squadra per venti minuti. Per vincere un derby si provano tutte.