(M. Pinci) «Se i tifosi vogliono giocare il derby di ritorno a Roma o meno, lo decideranno con il loro comportamento». Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro è stato chiaro in riferimento alla prossima stracittadina. L’allerta in fondo è già altissima in vista del confronto tra Roma e Lazio in programma domenica. Alle 15, perché dopo gli incidenti nella sfida cittadina di aprile – sei accoltellati, otto feriti – il “niet” a derby romani alle 20.45 è diventato categorico. E le istituzioni, in caso la situazione degenerasse nuovamente, sono pronte al passo estremo: traslocare la sfida fuori città o giocarla a porte chiuse. «Il pubblico di Genova – continua Pecoraro – ha dato vita a un derby perfetto, mi auguro che i tifosi a Roma prendano esempio. Del resto, le squadre aspirano ad andare in Europa e devono comportarsi adeguatamente». Per il momento non sono emerse criticità, ma l’allarme resta comunque alto: sui tifosi romanisti è altissima l’attenzione per prevenire nuovi atti violenti dopo l’episodio del sasso contro il pullman del Verona, mentre i laziali sono concentrati soprattutto sulla contestazione a Lotito. «Chiunque vada ad alterare questo equilibrio è un incosciente», avverte il presidente Coni Malagò.