PARMA:
Mirante 6; Cassani 5, Felipe 5,5, Lucarelli 5; Biabiany 6,5 (dal 77′ Sansone s.v.), Gargano 5, Marchionni 5, Parolo 5,5, Gobbi 5 (dall’89’ Mesbah s.v.); Cassano 6,5, Amauri 6 (dal 68′ Okaka 5)
All. Donadoni 6,5
ROMA:
De Sanctis 6: Al di la’ del gol, dove non ha responsabilita’, non corre grandissimi pericoli, disimpegnadosi in qualche uscita alta (andando anche a vuoto in un’occasione) e qualche innocuo tiro da fuori. Per poterlo giudicare a tutto tondo serve ben altro. Scaltro!
Maicon 6,5: Sciupa clamorosamente una facile occasione (per uno come lui) nel primo tempo, sparando fuori da pochi passi dopo un perfetto inserimento sulla corsia di destra. Garantisce come al solito peso ed esperienza anche in fase difensiva, dimostrando di saper soffrire quando serve, proprio come la squadra. Branda!
Benatia 7,5: Il vero leader della retroguardia giallorossa e’ il centrale ex Udinese. Duro nei contrasti e sufficientemente tecnico per far partire l’azione, mantiene alto il suo rendimento gara dopo gara. Nonostante sia arrivato da poco nella capitale sembra gia’ essersi calato perfettamente nella complessa realta’ che lo circonda. Baluardo!
Castan 6: Biabiany realizza un grande gol con una girata di testa degna dei migliori centravanti, ma la forza di un difensore si misura anche grazie al posizionamento e in quel caso il brasiliano lascia a desiderare. Fa a sportellate con Amauri prima e con Okaka poi, uscendone spesso vincitore. Caparbio e un po’ svagato!
Balzaretti 5: Tarda ad uscire su Cassani permettendogli di infilare il cross vincente per Biabiany. Il resto della sua partita e’ un mix di corsa legnosa e imprecisioni tecniche. Il vero tallone d’achille dell’11 di Garcia e’ la fascia sinistra e l’impressione e’ che lui piu’ di questo non possa dare. Zavorra!
De Rossi 6,5: A volte impreciso ma sempre presente, tatticamente utilissimo e sopraffino in alcune chiusure. Come si era ampiamente intuito da queste prime settimane, siamo di fronte ad un giocatore trasformato rispetto a 12 mesi fa. In questo formato puo’ fare la differenza. Equilibrio!
Pjanic 6,5: La sintesi della sua essenza e’ l’assist per il gol del momentaneo pareggio di Florenzi. Con la coda dell’occhio vede l’inserimento del centrocampista romano e lo serve in un batti baleno, rubando il tempo alla difesa avversaria. Pensiero fino!
Strootman 6,5: Forse un po’ macchinoso non riesce ad ingranare la marcia alta nei primi 45′. Non e’ ancora totalmente a posto fisicamente, come ha tenuto a precisare ma alla fine cresce con il passare dei minuti diventando uno dei trascinatori per la rimonta definitiva. Timbra il cartellino con una bomba dal dischetto dopo aver fornito l’assist per l’1-2 di Totti. Work in progress!
Florenzi 6: Tocca solamente 3 palloni in tutto il primo tempo. Come accadeva per Perrotta se Totti non gira a pieno regime anche lui subisce un notevole calo di prestazione, scomparendo dal vivo del gioco. Rientra in campo e al primo pallone giocato buca la porta di Mirante, con una botta di collo sotto la traversa. Se segna anche nelle serate peggiori siamo sulla buona strada. Bomber!
Totti 6,5: Prendere gli applausi del pubblico di Parma per un giocatore della Roma e’ tutto dire. Fa 100 gol in trasferta e torna in rete lontano dall’Olimpico proprio dalla gara con i ducali dello scorso anno (31 Ottobre). In affanno nei primi 45′, piu’ propositivo nella seconda frazione. Lo stop nell’azione del secondo gol vale da solo il prezzo del biglietto. Freddo!
Ljajic 5: Quello che vaga per il Tardini di Parma e’ lontano parente della punta brillante ammirata a Firenze e nella prima uscita contro il Verona. Si piazza sulla sinistra e stenta ad accendersi, provando raramente l’uno contro uno e sbagliando facili appoggi. La presenza del commissario tecnico della Serbia Sinisa Mihajlovic non sembra avergli fornito le giuste motivazioni per mettersi in mostra, anzi. Abulico!
Gervinho (dal 54′ per Ljajic) 7: Criticato, bistrattato, gia’ etichettato come incapace, in realta’ l’ivoriano e’ molto piu’ utile di quanto non si possa pensare. Il suo ingresso sul rettangolo verde spacca letteralmente la partita, con allunghi e progressioni incontenibili. Si conquista il rigore della sicurezza con l’ennesima giocata in velocita’. Running back!
Marquinho (dal 68′ per Florenzi) s.v.: Gioca una ventina di minuti senza grossi spunti.
Borriello (dal 75′ per Totti) s.v.: Vedi sopra.
All. Garcia 7: La squadra non parte bene e lui e’ il primo a riconoscerlo. Forse troppo lo spazio di manovra lasciato a Cassano, pericolo numero uno, specie nel primo tempo. Va dato pero’ atto al tecnico francese di aver rivoluzionato la testa di molti di quei ragazzi timidi e impacciati un anno fa. La Roma e’ diventata finalmente un gruppo unito che rema dalla stessa parte e questa e’ la cosa piu’ importante e il merito maggiore dell’ex Lille, oltre alle intuizioni tattiche. Spallettiane memorie!
Arbitro Guida 5,5: A termini di regolamento Lucarelli andava espulso per la protesta scomposta dopo il fallo su Totti. Ora se Pizarro va fuori per un semplice “Ca… fai”, vuol dire che ha ragione Montella a parlare di mancanza di uniformita’ nel giudizio. La posizione di Totti sembra essere regolare, ma si tratta veramente di centimetri. Ineccepibile invece il rigore su Gervinho. Acerbo!
A cura di Angelo Papi