(F. Balzani) – «Walter è il mio uomo. Non ho mai parlato con Corvino quindi smettetela di scrivere balle (anche se la corretta traduzione di «bullshit» è molto volgare, ndr)». Attraverso un tweet apparso ieri pomeriggio come un fulmine a ciel sereno sul profilo ufficiale dell’As Roma e con qualche giorno di ritardo il presidente Pallotta ha risposto alle indiscrezioni che vorrebbero Sabatini lontano dalla Roma e l’arrivo dell’ex ds viola PantaleoCorvino nella capitale la prossima stagione. Quest’ultimo, però, non ha voluto smentire l’esistenza di contatti con la dirigenza giallorossa (non con Pallotta direttamente), ma avrebbe avuto comunque un ruolo attivo nell’arrivo di Ljajic a Roma (il serbo fu scoperto dallo stesso Corvino nel 2010) e sarebbe perfetto per il progetto Roma basato su giovani e plusvalenze.
Pallotta dunque blinda Sabatini? Così sembrerebbe, ma non va dimenticato che le stesse parole furono usate dal presidente il 22 maggio scorso nei confronti di Baldini: «Franco è uno dei nostri, resterà a Roma il prossimo anno». Due settimane dopo l’ex dg presentò le dimissioni e si trasferì al Tottenham dove, a fine agosto, ha portato anche il pupillo massimo di Sabatini: Lamela. Il trio – stando a qualche rumors di mercato – potrebbe ricomporsi a Londra nella prossima stagione. Proprio la cessione dell’argentino, infatti, pare non sia andata giù al ds giallorosso che avrebbe preferito altri sacrifici (De Rossi?) e che venerdì a Trigoria terrà una conferenza stampa tornando a far sentire la sua voce 4 mesi dopo aver promesso che la Roma non avrebbe mai ceduto Osvaldo, Lamela e Marquinhos.
Sabatini – che ha il contratto in scadenza nel giugno prossimo – probabilmente ribadirà le parole di Pallotta e la volontà di andare avanti, ma i rapporti tra il ds umbro e la proprietà non appaiono più così idilliaci. Inoltre a fine stagione l’assetto dirigenziale potrebbe subire l’ennesimo scossone. In caso di nuovo fallimento infatti Sabatini si vedrebbe quasi costretto a lasciare, ma anche in caso di successo il ds uscirebbe da vincitore da una piazza che lo ha logorato fisicamente e psicologicamente. Ma il terremoto potrebbe non interessare solo i piani alti, in stand by infatti sono l’ex Genoa Mario Donatelli per il settore giovanile, Laura Anchisi per la comunicazione e l’ex Inter Umberto Marino per la segreteria organizzativa. Anche in questo caso, però, da Trigoria smentiscono.