(R. Buffoni) – Prati, ricorda cosa accadde il 22 settembre 1974? «Credo si giocò il derby vinto per 1-0 dalla Roma con un mio gol»Complimenti per la memoria d’acciaio. «Mi aiutano i tifosi che su Facebook (la sua pagina è Pierino La Peste Prati, ndr)ricordano quella vittoria»
Che non fu l’unica. «Quello era di coppa Italia. Vincemmo anche i due di campionato (altri due 1-0 con gol di De Sisti e ancora di Prati, ndr). Fu una stagione straordinaria che chiudemmo al terzo posto, con Liedholm in panchina e nonostante le prime sei-sette giornate senza vittorie»
Sa che partita c’è domenica prossima, 22 settembre? «Eh già, c’è il derby. A Roma è una partita speciale, diversa dagli altri derby. Ai miei tempi la Roma non aveva le ambizioni di oggi e vincerlo bastava per vivere di rendita»
Lei quel 22 settembre ridiede alla Roma una vittoria che le mancava da 4 anni. Era la Lazio di Maestrelli e Chinaglia, aveva lo scudetto cucito sulle maglie. I romanisti uscirono dall’incubo. «Sì, ancora mi ringraziano. Addirittura 2-3 anni fa mi dedicarono uno striscione di auguri per il compleanno. Da brividi»
Oggi i giallorossi degli ultimi 5 derby ne hanno pareggiato uno e persi 4. L’ultimo nella finale di coppa Italia, una delusione storica. Chi può fare il Prati domenica? «Avrei detto Osvaldo, ma lui non ha capito cosa significa indossare la maglia giallorossa e si è bruciato. Se giocherà potrei dire Borriello, ma Garcia sta schierando la squadra senza punte vere. Quindi da Totti, a Pjanic, fino a Gervinho, possono segnare tutti»
Vedrà la partita? «Certamente. E tiferò Roma. Al Milan ho vinto tanto, ma a Roma ho ricevuto un’affetto degno di una Champions».