Il Ministro dell’integrazione ha salutato a Torino la Nazionale di Prandelli: “Ho spesso chiamato in causa lo sport per cambiare insieme il nostro sistema culturale, è una grande responsabilità”. Poi un messaggio su twitter: “La maglia azzurra è un segno di appartenenza per tutto il paese”
Visita speciale per la Nazionale italiana di Cesare Prandelli. A Torino gli azzurri hanno incontrato il Ministro dell’integrazione, Cecile Kyenge, che ha sottolineato come il calcio, e in generale lo sport, sia uno strumento importante per la lotta contro il razzismo: “Dobbiamo lavorare e camminare insieme in questo cambiamento culturale contro ogni razzismo e per ogni forma di aggregazione – le parole del Ministro -. Il calcio è uno dei terreni più utili. La Nazionale è un modello di quella che dovrebbe essere l’Italia di domani. Cosa c’è da fare? Tanto e lo dobbiamo fare tutti, ognuno con la sua parte di responsabilità”.
Kyenge ha poi aggiunto: “Credo che quando ci si trova nella stessa città con la nazionale un saluto è d’obbligo. Ringrazio la federazione anche per l’impegno nel sanzionare comportamenti razzisti, ringrazio la squadra che porta valori importanti. Per quel che riguarda le scuole e le istituzioni dobbiamo rafforzare l’informazione e la formazione nel paese”.
Alla domanda se è giusto che un giocatore oggetto di insulti razzisti possa lasciare il campo il Ministro ha risposto: “Non ne abbiamo parlato, ma bisogna non solo guardare il comportamento del giocatore, ma il clima di stress in cui è sottoposto, considerando che non tutti abbiamo lo stesso carattere. Non è facile per nessuno lavorare in condizioni di difficoltà e attacchi”.
Kyenge ha anche scritto un twitter dedicato agli azzurri:
“Oggi con la nazionale di calcio: la vostra maglia azzurra è segno di appartenenza per tutto il Paese. Una sola partita: l’Italia migliore”.
Fonte: Repubblica.it