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ROMA-LAZIO Probabili formazioni

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Dopo il brillante successo di Parma, la Roma si avvicina al derby con il morale alto e la convinzione di poter riaffermare a distanza di più di due anni la supremazia cittadina.
Il successo nel Derby manca dal 13 Marzo 2011, allora a decidere la sfida fu una doppietta di Francesco Totti. In coincidenza con l’avvento del nuovo corso americano al posto di comando, ha avuto inizio una striscia negativa di 4 sconfitte in 5 gare, culminata con la disfatta nella finale di Coppa Italia lo scorso 26 Maggio. I giallorossi riceveranno all’Olimpico una Lazio meno scintillante della passata stagione ma comunque squadra quadrata ed equilibrata con meccanismi consolidati nel tempo, in grado di offrire sempre la sua miglior interpretazione di gioco negli scontri diretti con la Roma.

ASSENZE – Rudi Garcia dovrà rinunciare ai soliti noti Bradley, fuori un mese, e Destro, ancora oscura la data del rientro, mentre restano da valutare le condizioni di Balzaretti, uscito malconcio dalla sfida del Tardini. Qualche problema in difesa per Petkovic che non avrà a disposizione i due titolari Radu e Biava, defezioni a cui si aggiunge il forfait del neoacquisto Biglia.

ROMA (4-3-3): 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42 Balzaretti; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi, 10 Totti, 8 Ljajic .

A disp.: 1 Lobont, 28 Skorupski, 3 Dodò, 29Burdisso, 33 Jedvaj, 
35 Torosidis, 46 Romagnoli, 7 Marquinho, 11 Taddei, 18 Caprari, 
27 Gervinho, 88 Borriello.

Squalificati: nessuno
Indisponibili: Destro, Bradley

LAZIO (4-1-4-1): 22 Marchetti; 29 Konko, 3 Dias, 27 Cana, 39 Cavanda; 15 Gonzalez, 24 Ledesma, 8 Hernanes, 19 Lulic; 87 Candreva; 11 Klose
A disp.:1 Berisha, Strakosha, 85 Novaretti, Vinicius, 2 Ciani, 4 Crecco, 23 Onazi, 99 Floccari, 14 Keita, Tounkara. All.: Petkovic
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Radu, Biava, Biglia

ARBITRO: Gianluca Rocchi

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ROMA- Sarà ancora 4-3-3 per Rudi Garcia, modulo che la squadra ha dimostrato di poter sorreggere con equilibrio, ottenendo  ben 9 punti in tre partite.

Roma Probabile formazione

In porta Morgan De Sanctis, alla prima stracittadina nella sua carriera, davanti al quale si schiererà una linea difensiva a 4 composta dalla coppia centrale Benatia-Castan, finora rivelatasi portatrice di ottime garanzie migliorando di partita in partita. Sugli esterni a destra vi sarà Maicon, deputato ad accompagnare l’azione offensiva mediante le sue consuete incursioni, mentre a sinistra Balzaretti avrà l’arduo compito di limitare l’operato di Candreva. Il numero 42 romanista non é al meglio ma dovrebbe recuperare. In caso contrario scalda i motori Torosidis che per tasso di esperienza ed abitudine a giocare partite di elevato contenuto agonistico si lascia preferire a Dodò.

Il trinomio di centrocampo sarà formato dagli stessi uomini scesi in campo contro Verona e Parma. De Rossi vertice basso con compiti di contenimento ed impostazione, Pjanic intermedio di destra addetto all’impostazione del gioco e Strootman, collocato nella parte sinistra del rettangolo di gioco. Il centrocampista olandese sta ben impressionando, a lui spetteranno mansioni di interdizione alternate all’alimentazione della manovra offensiva attraverso le interessanti doti balistiche e di incursione insite nelle sue caratteristiche individuali.

In attacco l’unico dubbio riguarda Gervinho e Ljajic in lizza per una maglia. Plausibile una staffetta tra i due con il serbo schierato titolare. L‘ivoriano ha ben figurato nel corso della sfida con il Parma, ma dovrebbe accomodarsi in panchina per sfruttare la sua velocità nella seconda frazione quando gli avversari non disporranno della brillantezza nel passo. In posizione di centravanti si disporrà Francesco Totti. Dopo l’ennesima encomiabile prova sfoggiata a Parma, condita da un gol decisivo, il capitano punta la Lazio per infrangere un altro record: diventare il miglior marcatore nei derby in solitaria. Sulla destra Alessandro Florenzi si sdoppierà nel ruolo di esterno offensivo avvezzo all’aggressione degli spazi e centrocampista aggiunto in fase di non possesso palla, retrocedendo ad aiutare la mediana a contenere gli inserimenti di Lulic.

LAZIO – Petkovic é solito disporre la squadra con il 4-1-4-1 modulo che sembra calzare a pennello con le caratteristiche degli elementi a disposizione. Il gioco del tecnico balcanico si fonda su un’organizzazione difensiva molto solida, interpretata diligentemente dai calciatori, pronti a ripiegare negli ultimi 40 metri formando due linee compatte al fine di comprimere gli spazi agli avversari. In fase di non possesso sono ben 10 i calciatori dietro la linea della palla con il solo Klose in avanti, per permettere alla squadra di risalire velocemente una volta recuperata la sfera. Il contropiede é un arma letale a disposizione dei biancocelesti, l’esecuzione del quale é favorita dall’abilità della punta tedesca nel dettare il passaggio, oltre che dalla vena realizzativa dello stesso, sempre incisivo in area di rigore. A svolgere un ruolo primario nell’economia delle trame offensive biancocelesti, sono proprio i movimenti di Klose, in grado di non dare punti di riferimento agli avversari, ma soprattutto di aprire preziosi varchi ai centrocampisti, votati all’incursione, come Mauri e Candreva,adattati alla perfezione sugli esterni per dare qualità e creare superiorità numerica. A questi si aggiungono Ederson ed Hernanes bravi ad inserirsi dalle vie centrali o a concludere dalla distanza. Fra le due fasi svolge un prezioso ruolo di collante il dinamico Gonzalez o in alternativa la rivelazione Onazi. Motore del gioco biancoceleste é senza dubbio Ledesma, reinventato nel ruolo di playmaker davanti alla difesa, con il compito verticalizzare prontamente la manovra, avviando le ripartenze laziali. Attraverso i suoi piedi principiano gran parte delle azioni della squadra di Petkovic. Quando l’italo-argentino é in possesso di palla, ai terzini é affidato il compito di accompagnare l’azione, offrendo soluzioni alternative allo sviluppo di una manovra, la cui maggiore peculiarità per risultare efficace é la velocità d’esecuzione. Un gioco semplice ma molto redditizio, sapientemente eseguito dagli elementi del tecnico balcanico il quale pur prediligendo un tipo di calcio offensivo ha trovato – in un sistema di gioco atipico, composto da calciatori con caratteristiche inconsuete – la quadratura del cerchio ed un proficuo equilibrio.

Lazio Probabile formazione

In porta la certezza é Federico Marchetti, portiere esperto in costante crescita di rendimento in grado di sfoderare interventi determinanti. La linea difensiva orfana dell’infortunato Biava, sarà formata da Dias e Lorik Cana in posizione di marcatori centrali mentre sui canali esterni l’indisponibilità di Radu suggerisce a Petkovic, obtorto collo, l’impiego di Cavanda sulla destra con Konko dirottato invece sulla sinistra in sostituzione del capitano romeno.

Per quanto concerne la linea mediana davanti alla difesa verrà schierato Ledesma in qualità di regista arretrato. L’italo-argentino orchestrerà la manovra biancoceleste scegliendo di volta in volta le porzioni di campo su cui tessere le azioni offensive. Qualche metro più avanti si disporranno Alvaro Gonzalez ed Hernanes. L’uruguaiano conferirà maggior consistenza alla fase difensiva grazie al grande dinamismo ed alla generosità che possiede; Hernanes al contempo, avrà licenza di inventare calcio e soprattutto concludere dalla distanza. Il brasiliano per quanto si esprima a fiammate costituisce sempre un elemento da tener d’occhio perché capace di partorire giocate imprevedibili ed al contempo letali.

Sulle fasce a sinistra sarà impiegato l’eroe del 26 Maggio Senad Lulic, duttile elemento a cui è affidata la proiezione negli spazi non mancando di partecipare alla fase difensiva. Sulla destra un esterno atipico come Candreva, componente preziosa nello sviluppo del gioco laziale, per qualità, corsa e tempismo nelle incursioni. Il calciatore ha dalla sua doti balistiche interessanti e da quando é approdato alla Lazio ha fatto registrare un’impennata di rendimento che lo ha portato a far parte della Nazionale.

In avanti Miroslav Klose, una punta completa che fa reparto da sola. Per il tedesco parlano i numeri, oltre alle immense qualità: efficace nel gioco aereo, mobile su tutto il fronte d’attacco, ed affidabile terminale della manovra offensiva. Il numero 11 biancoceleste é a tutti gli effetti il pericolo principale per la difesa giallorossa, anche per la bravura nel saper aprire spazi agli inserimenti dei numerosi centrocampisti, in virtù dei movimenti effettuati o in profondità oppure incontro al portatore di palla, fase nella quale favorisce l’incursione degli esterni d’attacco.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter @DSancamillo

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