L’ex capitano della Lazio Tommaso Rocchi, oggi 36 anni e svincolato, ha parlato del prossimo derby capitolino. Queste le sue parole:
Lei è ancora disponibile a parametro zero. Ci sono novità sul suo futuro? Se arrivasse una chiamata da Tare, come reagirebbe?
“Ad oggi non è arrivata e non la prendo in considerazione anche perché era finito il rapporto l’anno scorso e non penso possa ricominciare ora. Però sono in attesa di alcune riposte. È chiaro che al 19 settembre è passato un po’ di tempo e la situazione spero si sblocchi il prima possibile anche se mi sto allenando tutti i giorni e quindi mi tengo pronto per una eventuale chiamata. La cosa certe è che voglio giocare ancora e trovare una sistemazione. Non voglio aspettare molto, spero che nel giro di 7-10 giorni la situazione si sblocchi”
Settimana decisiva per la Lazio, prima del derby c’è l’esordio in Europa League. Cosa si aspetta dalla partita di stasera? Fin dove può arrivare la Lazio in questa competizione?
“In Europa League non ci sono mai partite facili, ma penso che la Lazio abbia un organico che possa competere sui più fronti, sia in campionato che in Europa. Poi, come si è visto in questi anni, la difficoltà è quella di arrivare in fondo con le partite che si accumulano. Le difficoltà ci saranno più avanti, non ora. Ora la squadra è pronta”
Domenica derby all’Olimpico. Che partita sarà?
“Il derby è una partita diversa dalle altre, aperta a qualsiasi risultato. La Roma sta bene e con i nuovi innesti e con il nuovo allenatore sta facendo bene e lo sta dimostrando. Però siamo all’inizio e sarà una partita aperta che mi auguro vinca la LAZIO”
Non c’è il rischio che qualche giocatore abbia già la testa al derby?
“Sono situazioni che si creano per forza nel senso che la partita di domenica è già sentita ora. Quando un giocatore va in campo, però, pensa al presente e sono certo che oggi la squadra farà bene e farà il massimo. Che poi il pensiero di molti sia rivolto anche alla partita di domenica c’è, inutile negarlo”
Cosa deve fare la Lazio per avere la meglio sulla Roma?
“Penso che i derby si vincono con la voglia e con la determinazione, con l’arrivare per primi sulla palla, sui contrasti e va oltre la tattica. Spesso subentra anche il nervosismo che ti fa rendere meno. Le questioni tattiche ci sono, è comunque importante sapere i punti deboli dell’avversario e sfruttarli ma conta lo spirito nell’affrontare la gara, come entri in campo. La tensione a volte può giocarti un brutto scherzo”
Quali giocatori potranno essere decisivi e perché?
“Gli attaccanti possono fare la differenza perché sono quelli che possono avere il colpo che ti risolve la partita da un momento all’altro. Quindi dico Klose, Hernanes o Candreva. Per la Roma dico Totti, ma anche Pjanic e Ljajic che si è inserito molto bene”
Si travesta da allenatore. Come schiererebbe la Lazio?
“Io metterei gli uomini che mi danno più garanzie, senza stravolgere la squadra, cercherei di trasmettere la miglior sicurezza per un giocatore in modo che possa rendere al meglio nel proprio ruolo. Ovviamente deve andare in campo chi sta meglio perché solo così si può avere più del 100% da ogni giocatore e dalla squadra”
La vittoria del 26 maggio e gli ottimi derby disputati dai biancocelesti la passata stagione, saranno più uno stimolo o un peso?
“Può essere una arma a doppio taglio da ambo le parti. Può essere una spinta in più il fatto che i derby li hai vinti, ma dall’altra parte c’è voglia di riscatto che ti aiuta a tirare fuori di più. Bisogna vedere come entri in campo, con quale voglia e questo può trasformare la squadra e fare in modo che anche la meno forte delle due possa vincere la gara. Sarà importante la tensione che i giocatori avranno in campo”
Potrebbe esserci l’esordio, seppur non da titolare, di Felipe Anderson con la maglia biancoceleste. Cosa può dare in più a questa Lazio?
“Ha delle qualità offensive importanti, un giocatore che ti dà maggiore imprevedibilità nel reparto offensivo perché può crearti la superiorità numerica nell’uno contro uno. Poi ha qualità tecniche notevoli e può inventarsi qualcosa”
Quanto manca Mauri a questa Lazio?
“Stefano è molto bravo tatticamente, riesce sempre ad avere la posizione giusta e nel4-1-4-1 lui diventa quello che appoggiava Klose e faceva i movimenti sempre nel modo giusto creando quella superiorità e dando imprevedibilità che mette in difficoltà le squadre. Di certo quello un po’ manca oggi”
Quale derby da lei disputato ricorda con maggiore piacere?
“Il primo non si scorda mai. Quel 6 gennaio ho giocato per la prima volta, ho segnato e abbiamo vinto. Rimarrà quello che nella mia storia vale di più. Anche quello vinto 3-2 (19 marzo 2008 ndr.) con il gol di Behrami all’ultimo minuto è stata una bellissima e fortissima emozione”.
Fonte: lazionews.eu