All’Olimpico va in scena la partita dell’anno. Prima contro seconda. Garcia contro Benitez, l’allievo contro il maestro. Il derby del Sud che molto probabilmente dirà le vere mire e le reali possibilità di queste due squadre che fino ad ora hanno brillato per calcio e compattezza dei gruppi. Sono 65 i match disputati dalle due squadre nella capitale, con il bilancio favorevole ai padroni di casa che hanno prevalso 28 volte, contro le sole 9 dei partenopei (28 sono stati i pareggi).
SEGNO 1
Reduce dal pareggio con il Bari in casa e dalla seconda sconfitta in campionato contro il Milan al Meazza, la Roma di Capello, rigorosamente prima in classifica, ospita il Napoli nella penultima giornata del girone d’andata del campionato 2000/2001. I giallorossi sono chiamati a respingere i tentativi di aggancio della Juventus, seconda a tre punti, che nelle ultime due giornate è riuscita a rosicchiare cinque punti. In caso di vittoria la Roma diventerebbe campione d’inverno, traguardo simbolico che non gli riesce dal 1982/1983. Il Napoli, terzultimo, viene dalla sconfitta interna contro l’Udinese (0-1). Partono subito forte i padroni di casa che al 18′ passano in vantaggio: Delvecchio di testa mette la palla alle spalle di Mondini dopo un ottimo cross dalla destra di Cafu. Secondo centro in campionato per il numero 24 giallorosso. Al 40′ arriva il raddoppio romanista con Totti che da fuori area, dopo aver rubato la palla a Quiroga, con un rasoterra di destro, supera l’incolpevole portiere partenopeo. Al 56′ arriva l’esordio ufficiale di Emerson con la maglia della Roma, cinque mesi dopo il terribile infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro. Al 84′ è Batistuta a chiudere il match in tuffo di testa dopo l’ennesimo cross dalla destra di Cafu. Roma campione d’inverno e Capello sereno: “Sono soddisfatto della squadra. È tornata tonica e decisa. Se la Juventus e la Lazio corrono, noi non siamo da meno. I complimenti degli avversari? Fanno piacere, ho sempre saputo di avere a disposizione una grande rosa. Emerson sta bene, gli manca solo la tenuta”. Emozione proprio per il brasiliano all’esordio in giallorosso: “Ringrazio i compagni che mi hanno fatto trovare una Roma prima in classifica, i tifosi che mi amano anche se non ho fatto ancora nulla e… i giocatori del Napoli che in campo si informavano sul mio ginocchio. Ora posso solo crescere”.
TABELLINO
Stadio Olimpico, 28 gennaio 2001, XVI giornata
Roma-Napoli 3-0 (18′ Delvecchio, 40′ Totti, 84′ Batistuta)
Roma: Antonioli; Zebina (34′ Mangone), Samuel, Zago; Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela; Totti (87′ Nakata), Batistuta, Delvecchio (56′ Emerson). A disp.: Lupatelli, Montella, Lanzaro, Guigou. All.: Capello
Napoli: Mancini (9′ Mondini); Troise, Baldini, Fresi: Saber, Pecchia, Quiroga (52′ Baccin), Husain, Magoni; Amoruso, Moriero (64′ Floro Flores). A disp.: Jankulowski, Tedesco, Sesa, Pineda. All.: Mondonico
Arbitro: Trentalange di Torino
SEGNO X
Dopo quasi sette anni il Napoli torna allo stadio Olimpico per affrontare la Roma allenata. La squadra di Luciano Spalletti, seconda in classifica, è seguita da Juventus e Fiorentina che la insidiano come principale contendete dell’Inter capolista. Spalletti lancia Totti con il trio composto da Mancini, Perrotta e Giuly. Fuori Doni e Panucci, in campo Curci e Cicinho. Non passano neanche due minuti e il Napoli va a segno con Lavezzi grazie ad gran destro che si insacca sotto la traversa beffando Curci. La Roma prova subito a reagire ed a mettere in difficoltà gli avversari ma la squadra di Reja è attenta, applica un buon pressing e prova a colpire in contropiede. I giallorossi comunque mantengono l’iniziativa in cerca di spazi. Al 30′ Paolo Cannavaro sgambetta in area Perrotta e Tagliavento concede il tiro dal dischetto che Totti non fallisce. La squadra giallorossa preme e al 42′ ribalta il risutato con Perrotta che riprende una corta respinta di Iezzo su conclusione da fuori di Totti.A inizio ripresa si ripete il copione del primo tempo con il Napoli subito in gol con Hamsik che fa centro con un tiro di prima intenzione. I padroni di casa, dopo qualche minuto di supremazia partenopea, ritrovano il vantaggio al 52′ con un tiro innocuo di De Rossi che sorprende un incerto Iezzo. Al 19′ il Napoli pareggia ancora con un grande destro di Gargano. Gli uomini di Spalletti non riescono a reagire e così sono gli azzurri a sfiorare la quarta rete con una gran giocata di Lavezzi, il cui tiro si stampa sulla traversa. E’ tuttavia la Roma all’ 80′ a segnare il 4-3 con un tiro di Pizarro, con deviazione di tacco di Garics che inganna Iezzo. La partita più incredibile della stagione ha spazio per l’ultimo colpo di scena. All’85’ il Napoli firma il 4-4 con un colpo di testa di Zalayeta. Deluso Spalletti che non cerca alibi: “Dobbiamo essere più cattivi, metterci il piede e più sofferenza. Ma andremo lontano, credetemi. Più pubblico ci avrebbe dato più spinta, ma certe situazioni dobbiamo risolverle da soli”.
TABELLINO
Stadio Olimpico di Roma, 20 ottobre 2007, VIII giornata
Roma-Napoli 4-4 (2′ Lavezzi, 30′ Totti (rigore), 42′ Perrotta, 46′ Hamsik, 52′ De Rossi, 64′ Gargano, 80′ Pizarro, 85′ Zalayeta)
Roma: Curci; Cicinho, Mexes, Ferrari, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Mancini (64′ Vucinic), Perrotta, Giuly (90′ Panucci); Totti. A disp.: Julio Sergio, Juan, Brighi, Barusso. All.: Spalletti.
Napoli: Iezzo; Cupi (78′ Contini), Cannavaro, Domizzi; Garics, Blasi, Gargano, Hamsik, Savini (78′ Calaiò); Zalayeta, Lavezzi (83′ Bogliacino). A disp.: Gianello, Montervino, De Zerbi, Sosa. All.: Reja.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
SEGNO 2
La quarta giornata del campionato 1993/1994 vede Roma e Napoli affrontarsi il 12 settembre allo stadio Olimpico. I giallorossi, tre punti in tre partite, devono a tutti i costi battere il Napoli, fermo a quota un punto, per tranquillizzare i tifosi per nulla soddisfatti del mediocre avvio di campionato della propria squadra. La partita si mette subito male per gli uomini di Mazzone: al 25′ un tiro di Gambaro diventa un assist per Buso che, libero in area, con un diagonale di sinistro batte Lorieri e porta in vantaggio il Napoli. La Roma pareggia al 45′ con Rizzitelli che di testa in tuffo batte Di Fusco. Nella ripresa i campani vanno subito in vantaggio con Di Canio che, trovato da un passaggio illuminante di Buso, dalla sinistra rientra verso il centro e con un gran destro a giro che finisce sotto il sette batte ancora il portiere giallorosso. Dopo soli due minuti la Roma trova il pareggio con un gran tiro da fuori area di Bonacina, ma al 68′, è Ciro Ferrara a chiudere il match in favore del Napoli con un gol molto simile a quello di Di Canio. Nervosismo sul finire di partita in casa Roma con le espulsioni di Piacentini e Bonacina. A fine match arrivano le bacchettate di Mazzone ai suoi uomini: “C’è troppa tensione, si vuole fare tutto presto e velocemente e questo a lungo andare è dannoso. Ci vuole calma perché l’Uefa non si raggiunge dopo 4 giornate. C’è troppa pressione da parte di tutti”
TABELLINO
Stadio Olimpico, 12 Settembre 1993, 4^ giornata
Roma-Napoli 2-3 (25′ Buso (N), 45′ Rizzitelli (R), 52′ Di Canio (N), 54′ Bonacina (R), 68′ Ferrara (N))
Roma: Lorieri; Garzja (73′ Scarchilli), Lanna, Bonacina; Comi, Carboni, Haessler, Piacentini; Balbo (46′ Muzzi), Giannini, Rizzitelli. A disp.: Pazzagli, Benedetti, Berretta. All.: Mazzone
Napoli: Taglialatela (15′ Di Fusco); Ferrara, Corradini, Gambaro, Cannavaro; Bia, Di Canio (81′ Nela Sv), Bordin, Buso, Thern; Pecchia 6. A disp.: Policano, Corini, Caruso. All.: Lippi
Arbitro: Cardona di Milano
Note: Espulsi Piacentini e Bonacina per la Roma
Giovanni Parisi (@PariGio90)