Mister Serse Cosmi è intervenuto durante il programma “1927 La storia continua” ha parlato del momento della Roma e della possibilità di rivedere Francesco Totti in maglia azzurra:
“Mi manca ora il campo visto che non sto allenando. Sto sicuramente meglio quando alleno”.
“Molto probabilmente quando vengono scelti gli allenatori dai direttore sportivi io non vengo tenuto in considerazione. Devo solo essere bravo a farmi trovare pronto quando arriverà una chiamata. Sono disposto ad ascoltare ogni offerta anche di serie B, basta che sia un progetto per vincere il campionato. Non ho mai fatto preclusioni nelle offerte ricevute”.
Ti piace la Roma di Rudi Garcia?
“La Roma è la sorpresa di questo campionato. E’ normale che tutti siano rimasti sorpresi da questo inizio di stagione: credo sia una delle prime volte che un allenatore appena arrivato faccia cosi bene. Garcia è partita in modo convincente, è stato bravo a comunicare con l’ambiente e soprattutto fa stare bene la squadra in campo. Il francese si è ambientato subito con un gruppo di giocatori di alto livello”.
Questo Totti è da Nazionale?
“Fosse per me Totti lo porterei a giocare anche con i miei amici al parco. Lo sapete tutti quello che penso su Francesco: se sta bene non ce n’è per nessuno. Il talento del ragazzo c’è sempre stato e sempre ci sarà, per questo credo debba andare al Mondiale”.
I modi di fare di Balotelli?
“Mario è l’attaccante più forte che c’è in Italia. Per valutare i calciatori bisogna valutare soprattutto quello che si fa in campo, non gli episodi fuori dal rettangolo verde. Quando vedi un ragazzo cosi forte che a causa dei suoi comportamenti si lascia andare è sempre una cosa brutta. Sarebbe bellissimo vederlo in azzurro con Totti”.
“Chi ci rimane male siamo noi perchè vogliamo bene a Balotelli. In Nazionale comunque ci deve andare chi gioca in modo migliore”.
Sulla lotta Scudetto:
“La Roma è in piena lotta con Napoli e Juventus. I giallorossi anche quando soffrono riescono a riprendere la gara in pugno; sono consapevoli delle proprie qualità ma anche dei propri limiti. L’ambiente poi si sta ricompattando grazie agli ottimi risultati. Vedo poi un Sabatini, un caro amico, più tranquillo: lui ora sta lavorando da solo, cosa che ha sempre prediletto, e sta facendo molto bene. A Walter è sempre piaciuto decidere con la propria testa”.