«Anche io avevo dei dubbi, dopo le ultime due stagioni. E come tanti, sto imparando a conoscere ed apprezzare Garcia». Giancarlo De Sisti, da romano e romanista, non ha problemi a riconoscere che l’arrivo nella capitale del tecnico francese era stato accolto con una buona dose di scetticismo, da lui come da quasi tutto l’ambiente. «Ero curioso di vedere se il desiderio di rivincita, aggiunto all’innesto di alcuni elementi nuovi, avrebbe dato la scossa necessaria. Ma ora stiamo andando oltre ogni più rosea previsione» ammette l’ex centrocampista azzurro, nonché di Roma e Fiorentina. De Sisti loda la «capacità di comando e di gestione di Rudi Garcia. Ha la squadra in mano. Basta vedere come richiama i giocatori in ogni occasione». Quanto alla «impermeabilità della difesa», una sola rete al passivo dopo 9 turni, la attribuisce alla grande collaborazione: «Tutti lavorano per aiutare i compagni di reparto». E poi «è fondamentale la posizione di De Rossi, quella che aveva già con Spalletti, davanti ai due centrali». Roma anche fortunata, vedi il palo colto ieri dall’Udinese? «La fortuna c’è quando te la vai a cercare». Dopo 9 successi di fila, la Roma «non può più nascondersi – incita De Sisti – e parlare dei primi tre posti. Deve dire che ci proverà fino in fondo, ma per il tiolo, non per un piazzamento». «È vero che a Roma siamo umorali, fenomeni dopo una vittoria, pronti alla depressione dopo un ko. Ma questa squadra – conclude ‘Picchiò – è una realtà più forte degli sbalzi di umore». C’è un uomo simbolo? «No, è un gruppo che si riconosce nell’allenatore».
Fonte: Radio Anch’io sport