Rudi Garcia ha incontrato oggi i giornalisti alla vigilia di Roma-Napoli.
Queste le sue parole:
C’è tanta attesa per questa sfida. Ritrova Rafa Benitez: cosa ha rappresentato per lei
“E’ un esempio. Ha vinto tanto. E’ intelligente ed è un piacere parlare con lui, prima e dopo”
Strootman è recuperato? Meglio Dodò o Torosidis a sinistra?
“Ho scelte ovunque, a destra e sinistra. Torosidis ha fatto bene, può giocare Romagnoli, posso abbassare Marquinho. Tutti i subentrati come Torosidis e Dodò, hanno fatto bene. E’ importante il livello della squadra, che rimane quello. Non dipende da chi gioca”
Tanti complimenti a questa Roma, in Italia e all’estero. E’ un pericolo?
“Spero che siano di attualità anche dopo la partita di domani. Oggi abbiamo lavorato bene e durante questi quattordici giorni abbiamo lavorato ma è meglio avere sempre tutta la rosa. C’è un piccolo problema per Strootman e Gervinho, ma abbiamo ancora domani tempo di scegliere. Ljajic ha fatto una settimana buonissima e può fare la differenza. Meglio avere una scelta difficilie che nessuna scelta”
Cosa rappresenta per la Roma la gara col Napoli?
“È una grande gara, sicuramente. Ma è solo l’ottava giornata, non ci sono più di tre punti in palio. Non dimentico che il Napoli è costruito per vincere lo scudetto e giocare la Champions. Vuol dire che hanno quasi due squadre dello stesso livello e questo li rende i favoriti. Cercheremo di fare l’exploit, bella parola francese, ancora più bella se arriva”.
Prima del derby disse: “Il derby non si gioca, si vince”. Con il Napoli basta il pari?
“Giochiamo per vincere. In trasferta e in casa: non importa l’avversario, giochiamo per vincere. Dopo vedremo: se ci sarà l’opportunità di vincere, lo faremo. Continuare la serie sarà importante, ma è sicuro che questa striscia aiuta la squadra ad andare avanti, è una cosa pratica: non abbiamo bisogno di pensare alla classifica, pensiamo solo a giocare bene, a dare il meglio. Spero ci sia spettacolo, spero che alla fine i nostri tifosi saranno felici”
Sia lei che Benitez non siete italiani eppure siete in testa, primi e secondi. L’essere esterno aiuta?
“Non lo so. Qui in Italia ci sono tanti allenatori di grande livello, ma non dimentico che la Juventus ha fatto 6 vittorie e un pareggio, che l’Inter ha fatto un buon inizio. Forse è casuale, vedremo alla fine della stagione”
Nessuna squadra ha perso il titolo dopo otto vittorie consecutive a inizio anno. Ci pensa?
“No, non ci penso. E’ una buona domanda, per parlare dello scudetto… Ma è facile rispondere: vedo il campionato spagnolo, l’Atletico ha vinto 8 gare su 8 ma c’è il Barcellona con gli stessi punti. I favoriti sono real e Barca. Qui funziona allo stesso modo: Napoli e Juventus sono i favoriti. Lo sprint finale può essere un obiettivo”.
I risultati delle nazionali possono aver dato entusiasmo?
“Possono essere un carico di entusiasmo in più, lo vedo sul campo e nello spogliatotoio. Per Miralem e Florenzi è successo qualcosa di importante e di fantastico, può sicuramente aiutare ad essere più motivati”.
Teme il rischio di dover gestire una situazione negativa dopo la gara?
“No, io non penso a questa cosa, spero che la migliore squadra vincerà, spero che saremo la migliore squadra solo in questa partita. Giocare in casa spero che sia un vantaggio: ci sono tanti grandi giocatori in campo, sicuramente può uscire una grande partita, è difficile dire questa cosa prima, può essere uno 0-0 banale, ma non penso che sarà così, sarà una bella partita”.
Che giocatore è Dodò per lei?
“Il suo problema è che ha avuto un infortunio importante. La cosa più importante per lui è poter allenarsi normalmente e lavorare. Lo vedo cambiare a livello fisico, abbiamo lavorato su entrambe le fasi di gioco. Ha talento, per me sarà un terzino moderno. Mi sembra che sia cambiato dopo l’infortunio, gli ha dato maturità. È più tranquillo e sicuro, non è solo un buon giocatore, ma un giovane che mi piace”.
Come si gioca questa partita?
“Si gioca con tutto, con la testa, con la voglia. Io vedo che questa mattina i giocatori hanno fatto un allenamento con grande entusiasmo, questa pausa può essere negativa perché può far dimenticare l’Inter: ho fatto sì che fosse come se la partita l’avessimo giocata ieri, siamo pronti per domani”.
Crede che la Roma può cambiare in corso l’atteggiamento?
“Non sono preoccupato, abbiamo mostrato all’Inter che possiamo fare diverse cose, normalmente abbiamo un gioco di possesso palla, con tocchi del pallone, con l’Inter lo abbiamo visto che possiamo andare velocissimi in attacco, sul piano difensivo lavoriamo bene, il Napoli ha tanti talenti in attacco, ha un buon equilibrio e un buon portiere che gioca bene con i piedi per esempio, sarà una bella cosa vedere come si comportano le due sqaudre, vedremo. Per me c’è sempre un momento in una gara in cui c’è la possibilità di vincere, noi dobbiamo sfruttarlo, dobbiamo essere molto concentrati per vincere questa partita, sarà importante la testa, ma anche il ritmo e l’entusiasmo”.
Il cambio di data chi favorisce?
“Non cambia nulla giocare di venerdì, è uguale, non giocare o giocare a Napoli era peggio sicuramente, noi abbiamo giocatori che hanno giocato in Nazionale come loro, loro hanno una gara molto importante martedì con il Marsiglia, loro non possono fare passi falsi in Champions nella prossima partita, però è la prossima, non ho dubbi che giocheranno al massimo questa partita, come noi”.
Chi teme di più del Napoli? Un nome a caso….Higuain?
“Tutta la squadra, se non gioca Higuain gioca Pandev, molto forte, lo stesso se non gioca Insigne e gioca Mertens, hanno una rosa per giocare ogni tre giorni, possono cambiare alcuni giocatori senza abbassare il livello, sono favoriti. Io penso alla mia squadra se facciamo il nostro gioco abbiamo più possibilità di vincere la partita”.
C’è qualcosa dove potete migliorare?
“Si, la squadra perfetta non esiste, è una macchina che per il momento va velocemtne, ma non dobbiamo dimenticare di metterci benzina dentro, ma per il momento tutti i semafori sono verdi, dobbiamo fare il massimo per far restare le cose così”.
Il Napoli è più forte nonostante abbia perso Cavani?
“E’ una squadra completa, hanno attaccanti veloci e sono forti sul contropiede, ma sanno anche tenere la palla, è una squadra che sa fare tutto, è ancora meglio giocare con una squadra come il Napoli, se vinciamo sappiamo che avremo vinto contro una squadra bella”.
In questo exploit della Roma quanto in percentuale ha inciso la sua mentalità e quanto invece il parco giocatori della squadra?
“E’ facile, è il lavoro di tutti, già ho detto che la cosa importante era alvorare prima sul gioco e sul campo, far capire ai giocatori cosa mi aspetto da loro, come lavoriamo, fargli capire l’identità di gioco. Durante il ritiro e la preparazione ho visto cose importanti, sapevo che la strada era giusta, sempre per me funziona così, la fiducia è fondamentale, un giocatore che ha talento ma senza fiudicia non gioca bene, per esempio De Rossi, che non è normale che giochi bene con la Nazionale e non il suo club, i giocatori nuovi non hanno vissuto la scorsa stagione, piano piano le cose sono cambiate, ad inizio stagione ci sono stati piccoli segnali positivi che sono arrivati”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it