(G. Piacentini) – Thomas DiBenedetto disse di voler trasformare la principessa in regina. James Pallotta ha ripreso il concetto, ribadendo che la Roma deve avere un posto in pianta stabile nell’élite del calcio europeo. Ieri il d.g.Mauro Baldissoni ha fatto una sintesi del pensiero dei due presidenti che si sono avvicendati nei circa due anni di gestione americana. «Non dobbiamo avere ambizioni limitate – ha dichiarato a Roma Channel -ma puntare all’eccellenza. Vogliamo portare la Roma tra le regine d’Europa, altrimenti faremmo un torto a questa squadra e a tutti i suoi tifosi».
Aiutati dalle sette vittorie consecutive, a Trigoria si pensa in grande. «Attendo la gara col Napoli con grande curiosità, sarà importante vedere se la squadra è in grado di continuare il percorso che ha intrapreso quest’anno. Il gruppo sta rispondendo bene, ma deve ancora esprimere il meglio». Dal punto di vista societario, invece, la crescita prosegue secondo programma. «I risultati aiutano, danno una possibilità di misurare quello che si sta facendo. Sin dal primo giorno stiamo cercando di costruire qualcosa che possa durare in futuro. Sappiamo di avere una capacità infinita di crescita, quindi vogliamo portare la squadra in tutti i nuovi mercati: siamo fiduciosi anche grazie alla partnership con Nike».
l vero salto di qualità però dovrebbe esserci con la costruzione del nuovo stadio. «Nel futuro sarà un moltiplicatori di ricavi e potrà rafforzare la capacità di investimento della società: a febbraio siamo partiti da zero, abbiamo fatto un lavoro concreto che ci pone in vantaggio rispetto alle autorizzazioni ». Nel frattempo proseguirà la politica dell’autofinanziamento, che non significa per forza ridimensionamento. «Una corretta gestione delle risorse implica la valorizzazione dei calciatori, ma decidere di cedere un potenziale campione significa muoversi in un mercato dove ci sono avversari con risorse maggiori».