(G. Piacentini) – È francese, ma ha già capito come vanno le cose in Italia. In un misto tra scaramanzia e ammirazione nei confronti di un tecnico e du una squadra che stima—Rafa Benitez e il Napoli—Rudi Garcia mette le mani avanti: «Loro sono i favoriti, ma noi cercheremo di fare l’exploit. Il Napoli è costruito per vincere lo scudetto e giocare la Champions League: ha due squadre dello stesso livello. Benitez è un grande allenatore che ha vinto tanti trofei: è bravo e intelligente». Il tecnico francese gioca a nascondere le ambizioni di classifica della sua squadra, nonostante le sette vittorie consecutive: in Italia chi è riuscito a vincere le prime otto gare (la Juventus nel ’30-’31 e nel campionato ’85-’86, quello di Roma-Lecce) ha poi conquistato il titolo. «Allo scudetto non penso. Guardo il campionato spagnolo, dove l’Atletico ha vinto 8 gare su 8, ma il Barcellona ha gli stessi punti ed è favorito con il Real Madrid. Qui è uguale: Napoli e Juve sono le favorite, arrivare allo sprint finale con loro è il nostro obiettivo».
Sulla gara singola, però, Garcia è più ottimista: «Siamo pronti. Me ne sono accorto guardando i ragazzi nell’ultimo allenamento. Giochiamo per vincere: in casa o in trasferta, non importa l’avversario. Se ci sarà l’opportunità di vincere, lo faremo. Ci sono tanti grandi giocatori in campo e sarà una grande partita: potrebbe finire anche con un banale 0-0 ma non credo. Continuare la serie sarà importante, questa striscia positiva aiuta la squadra ad andare avanti. Spero che ci sia spettacolo e che, alla fine, i nostri tifosi saranno felici». Dando per scontati i recuperi di Maicon, Strootman («ha un po’ di dolore al tallone») e Pjanic, sono due i ballottaggi che il tecnico dovrà risolvere: Dodò o Torosidis come vice-Balzaretti e Ljajic che potrebbe insidiare Gervinho e Florenzi per un posto nel tridente. «Preferisco fare una scelta difficile piuttosto che non avere la possibilità di scegliere. Ljajic si è allenato bene e può fare la differenza, Gervinho ha qualche problema fisico. In difesa possono giocare Torosidis, che ha fatto molto bene, Romagnoli o posso abbassare Marquinho. Dodò ha avuto un infortunio grave in passato, ora mi sembra che abbia cambiato la mentalità. Mi piace il suo essere un bravo ragazzo, oltre che un buon giocatore: ha grande talento e sarà un terzino moderno. L’importante è il livello complessivo della squadra, non chi gioca».