(G.Piacentini) – La sensazione è che per Rudi Garcia il turnover sia più una necessità che una reale convinzione. Se potesse, insomma, il tecnico francese affronterebbe il Chievo domani sera senza stravolgere la squadra. Ci sono però alcuni fattori che l’allenatore giallorosso non può non tenere in conto: 1) la Roma dovrà affrontare tre gare in dieci giorni; 2) ci sono quattro giocatori fondamentali – Benatia, Castan, De Rossi e Florenzi – diffidati; 3) ci sono calciatori come Gervinho che provengono da infortuni (ieri l’ivoriano si è allenato in palestra) e altri, come Bradley, che invece scalpitano; 4) il Chievo, con tutte le cautele che Garcia sta usando per trasmettere ai suoi calciatori l’idea che sarà la più difficile delle partite di questo inizio di stagione, è pur sempre ultimo in classifica con soli 4 punti, 23 meno dei giallorossi.
È l’occasione migliore, per il tecnico francese, per ragionare su alcune scelte, senza per questo abbassare il livello tecnico e di concentrazione della squadra. Borriello e Ljajic dovrebbero avere un’altra chance perché «per rendere al meglio alcuni calciatori hanno bisogno di continuità», ma Florenzi, stanco e diffidato, potrebbe avere un turno di riposo a vantaggio di Marquinho, o Gervinho se recupererà. Stesso discorso per uno traBenatia, Castan e De Rossi, in pratica la spina dorsale della squadra: se a riposare sarà un difensore, toccherà a Burdisso, se invece deciderà di rinunciare al capitano, a giocare titolare sarà Bradley.