(L.Valdiserri) – “Il difficile comincia adesso”. Rudi Garcia mandò il messaggio ai naviganti alla vigilia della partita contro la Sampdoria (25 settembre), che veniva tre giorni dopo il derby vinto. Temeva un calo di concentrazione per eccesso di festeggiamenti. La Roma, a Marassi, rispose nel migliore dei modi, anche se per la prima volta il tecnico francese aveva fatto turnover:Totti, Florenzi e Ljajic in panchina, Marquinho, Borriello e Gervinho in attacco. Ora, con la Roma a +5 su Napoli e Juventus, per meriti propri e per il gradito regalo di Vincenzo Montella, sarà ancora più difficile fare il pompiere.
Da quando il campionato assegna i tre punti per vittoria (1994) solamente due volte, dopo 8 giornate, la capolista aveva così tanto vantaggio sulla seconda. In tutti e due i casi era la Juventus di Fabio Capello: +5 sul Milan nel 2004-2005 (22 punti contro 17) e nel 2005-06 (24, punteggio pieno, come la Roma di quest’anno, contro 19). A fine torneo, la Juve conquistò lo scudetto. Dopo Calciopoli il primo non fu assegnato e il secondo fu dato all’Inter. Lo scudetto di Giakartone, per dirla con Andrea Agnelli. Rudi Garcia, in questi giorni liberi, è rimasto a Roma. Si è visto in pace Fiorentina-Juve, che è stata registrata dal suo staff e diventerà presto motivo di studio collettivo, ed è andato a cena con Pallotta. Nell’immediato, però, si parlerà solo di Udinese. Non c’è motivo per distrarsi e per questo Rudi proverà a nascondere ai suoi giocatori una statistica: nessuna capolista nei campionati stranieri, tranne la Roma, è ancora a punteggio pieno e nessuna ha un vantaggio così netto sulla seconda. I giallorossi riprenderanno domani pomeriggio, anche se qualche giocatore si era detto disponibile ad andare a Trigoria domani. Quando vinci, non vorresti mai smettere di giocare.