(R. Boccardelli) – La prova del nove non è solo la partita di domenica a Udine dopo il fantastico fil-otto iniziale. La prova del nove, anzi del 10 visto che al centro del discorso ci sono proprio Totti e la sua assenza prolungata, consiste nel capire come la Roma riuscirà a ovviare all’indisponibilità del suo giocatore più rappresentativo, peraltro insostituibile non solo per questioni di classe superiore, ma anche per il suo modo di giocare: falso centravanti, regista d’attacco, uomo ovunque, uomo assist ma anche bomber. (…)
ALTERNATIVE – Da oggi Garcia comincerà a studiare la Roma senza Totti. Le alternative non mancano, ma ovviamente la Roma dovrà comunque modificare il suo modo di giocare, di stare in campo. La partita con il Napoli consegna al tecnico giallorosso la soluzione più ovvia e più semplice, vale a dire Borriello al posto del capitano, ma con le sue caratteristiche, da non snaturare alla ricerca di un’improbabile emulazione. Con Borriello davanti la Roma acquista un punto di riferimento offensivo, la possibilità di alzare il pallone e di operare cross dalle fasce. E’ nato così l’episodio del rigore ai giallorossi (fallo di Cannavaro su Borriello su cross di Florenzi da destra) che ha virtualmente chiuso il match coi partenopei. Borriello tra l’altro è ancora a caccia del suo primo gol stagionale e quando vede l’Udinese si lecca i baffi: è la squadra alla quale ha rifilato più gol in carriera, ben 10, e contro la quale non ha mai perso in campionato. Al suo fianco, se Garcia sceglierà questa soluzione, potrebbero esserci Florenzi e Gervinho (o Ljajic se l’ivoriano non ce la farà). (…)
ALLA TOTTI – Un’altra ipotesi potrebbe invece investire direttamente Adem Ljajic del ruolo e dei compiti di Totti. Vale a dire nel ruolo di centravanti di manovra ancora con Florenzi e Gervinho ai lati e con Borriello in panchina. In questo caso la Roma giocherebbe esattamente come ha fatto fino ad oggi, ma con Ljajic in tutto e per tutto vice-Totti. Ruolo che il serbo può anche ricoprire ma ovviamente secondo le sue caratteristiche. Un attacco così sarebbe ancora estremamente qualitativo ma forse un po’ leggerino. (…)
ALLA SPALLETTI – C’è infine l’ipotesi di cambiare lo schema iniziale ruotando però gli stessi uomini: un 4-2-3-1 (in realtà la Roma si mette spesso così in alcune fasi di gioco nel corso delle partite) con De Rossi e Strootman centrali, Pjanic trequartista con Florenzi e Gervinho ai lati e Borriello terminale offensivo con il doppio compito di inquadrare la porta e far salire la squadra.