(R. Boccardelli) – Garcia mischia le carte, come fa più o meno ad ogni vigilia di partita. Lo fa come al solito alternando nel tridente ora Gervinho, ora Ljajic, ora Borriello, mentre Totti e Florenzi sembrano inamovibili. E mentre per dieci undicesimi la formazione anti-Inter sembra ormai fatta, la stessa che ha asfaltato il Bolgona, per una maglia in attacco il tecnico franco-andaluso si tiene un dubbio. O forse lo offre ai media tanto per mettere un po’ di sale in più in una sfida che non manca certo di interesse.
Gervinho o Ljajic dall’inizio? Il serbo in settimana si è allenato poco per una fastidiosa lombalgia, ma ieri mattina saltava come un grillo sul rettangolo verde di Trigoria. L’avvicinarsi della partita deve avergli fatto sparire anche l’ultimo dolorino. Il ricordo della prodezza nel finale della partita coi rossoblù (cucchiaino dalla traiettoria impossibile) è ancora negli occhi di tutti. E con Totti parla la stessa lingua genialoide.
Gervinho invece, l’eroe del 5-0 rifilato al Bologna (con personalissima doppietta) si è allenato a parte dopo una settimana tranquilla. Difficile che Garcia rinunci in partenza all’ivoriano, capace con le sue accelerazioni di spaccare in due la partita e di tenere in allerta buona parte del reparto difensivo altrui. La sua intesa con Totti si va perfezionando, e per gli avversari questa empatia clacistica può essere letale. (…)