(M. Evangelisti) La stretta di mano di Trastevere. Una minuscola fetta di storia. James Pallotta, della Roma, e Claudio Lotito, della Lazio. Incontro casuale del sabato sera tra presidenti beneducati, saluto reciproco e Lotito che fa i complimenti. Per la Roma, ovviamente. Altrettanto ovviamente, sperando che alla fine la corsa rompicollo della squadra rivale si arresti e che tocchi a dirigenti e a giocatori della Lazio il turno di cenare fuori per festa e di brindare.
Pallotta si sta divertendo parecchio, forse più di quanto gli sia mai capitato nei periodi passati in città. Di solito partiva subito dopo la partita, convinto che portasse fortuna. Ha smesso di crederci. Resta fino a domani(…). Se all’inizio di questa trasferta romana ha incontrato Hamed bin Ahmed Al-Hamed, magnate di Abu Dhabi d’estrazione reale, e gli ha presumibilmente parlato anche dell’azionariato della società giallorossa, oggi si riunisce in vari posti e con vari scopi con Italo Zanzi, l’amministratore delegato globale di Trigoria.
Con lui ha diverse cose da portare a termine, perlomeno da portare avanti. Prima tra tutte, la questione dello stadio. (…)
Che Pallotta per la Roma abbia progetti validi è indubbio. Gli accordi strategici con la Disney e con la Nike, la scelta di andare a giocare un’amichevole in Indonesia a metà novembre approfittando della sosta internazionale, la presenza sempre più incisiva nella gestione quotidiana della società a tutto lasciano pensare tranne che a un disimpegno. Come dice Garcia, Roma è eterna e noialtri siamo tutti di passaggio, ma ovviamente non è questo il periodo di augurarsi per la squadra un allontanamento dell’attuale proprietà. A proposito di Garcia: ieri sera Pallotta è tornato a cenare fuori. Con l’allenatore e con il direttore sportivo Walter Sabatini. Ma sì, azzardiamo pure che abbiano discusso di mercato. Magari con vista sulla Champions League. Anche se è terribilmente presto per pensarci.
Con lui ha diverse cose da portare a termine, perlomeno da portare avanti. Prima tra tutte, la questione dello stadio. (…)
Che Pallotta per la Roma abbia progetti validi è indubbio. Gli accordi strategici con la Disney e con la Nike, la scelta di andare a giocare un’amichevole in Indonesia a metà novembre approfittando della sosta internazionale, la presenza sempre più incisiva nella gestione quotidiana della società a tutto lasciano pensare tranne che a un disimpegno. Come dice Garcia, Roma è eterna e noialtri siamo tutti di passaggio, ma ovviamente non è questo il periodo di augurarsi per la squadra un allontanamento dell’attuale proprietà. A proposito di Garcia: ieri sera Pallotta è tornato a cenare fuori. Con l’allenatore e con il direttore sportivo Walter Sabatini. Ma sì, azzardiamo pure che abbiano discusso di mercato. Magari con vista sulla Champions League. Anche se è terribilmente presto per pensarci.