(G. D’Ubaldo) – Venti anni di San Siro, tra sfide contro Inter e Milan, Francesco Totti avrà viaggiato verso Milano più di cinquanta volte. Tre espulsioni alla Scala del calcio, tra Inter e Milan. L’ultima volta contro i rossoneri, il 13 maggio di quest’anno. Stasera Totti torna in veste di primo della classe, alla guida di una Roma ritrovata. Ha nuove motivazioni ad affrontare quella squadra che lo aveva cercato da giovane e alla quale ha saputo dire no.
La sua carriera avrebbe potuto prendere un’altra piega. Inter, Milan o Real Madrid. A forza di dire no è arrivato a 37 anni a giocarsi questa partita che può avere un grande significato per la lotta al vertice ancora con la maglia giallorossa. Oggi più che mai Totti è convinto di aver fatto la scelta giusta, con la prospettiva di continuare per altri due anni, in virtù di quel nuovo contratto firmato da pochi giorni. Oggi Totti può essere orgoglioso di tornare a San Siro con la Roma capolista, rigiocare una partita di vertice dopo le tante sfide contro i nerazzurri per lo scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa.
Totti sa che le partite di San Siro hanno sempre un peso determinante sul campionato della Roma. E’ sempre stato così, sin da quando era ragazzino. Spesso in questi anni ha avuto la sensazione che questa fosse una trasferta segnata. (…)