(M. Evangelisti) – Se di qualcosa Rudi Garcia è stato accusato alla fine dei suoi anni gloriosi a Lilla, quel peccato si chiama conservatorismo. Raccontano avesse scelto, con criteri del tutto personali, un gruppo ristretto di giocatori e da quelli non si smuovesse, neppure quando era diventato evidente che un ciclo era finito e occorreva rinnovare il guardaroba. (…)
SEMPRE PRONTI – Ora, è vero che Garcia ha utilizzato anche a Roma un numero di calciatori relativamente basso rispetto a quanto fatto da altri allenatori. Ma che si sia fissato su una sola formazione non si può dire. La sua strategia così come raccolta dalla sua viva voce: «Il campionato è lungo, non è uno sprint bensì una una maratona. Io non credo che il tipo di preparazione fisica che si segue possa essere decisivo. Quel che conta è avere sempre giocatori in buona condizione pronti a scendere in campo» . Sarebbe a dire che i giocatori più in forma partono titolari e gli altri devono aspettare. Chi sta fuori avrà le sue chance col proseguire della stagione, se se ne dimostrerà degno. (…)