(M. Calabresi) Non è un caso che la domanda rivolta da un tifoso, Lillo Carpino (vincitore di un contest riservato agli utenti As Roma Membership), a Federico Balzaretti, sia stata quella sulla sua rinascita. Da bistrattato a eroe, grazie a quel sinistro scagliato nella porta di Marchetti, prima delle lacrime di gioia. «Serve esperienza, età, ma anche carattere – dice il terzino –. Non bisogna lasciarsi condizionare, nel bene e nel male: la forza di un giocatore è l’equilibrio».
Balzaretti, di equilibrio ne ha, senza neanche dover prendere lezioni dalla moglie Eleonora Abbagnato, ballerina abituata a stare sulle punte. La Roma, a Udine, di punte non ne avrà due, tra cui Francesco Totti: «Sappiamo quello che dà il capitano, ma la nostra rosa è completa e stiamo dimostrando la forza del gruppo». Grazie anche a un manico di ferro come Rudi Garcia: «In ritiro è stato bravo a fare un certo tipo di lavoro, lì è stata creata la base di queste vittorie. Ha convinto alcuni ragazzi a rimanere ed è riuscito a far sì che tutti credessero nel gruppo. Nel calcio c’è poco da inventarsi: lui fa le cose semplici, ma quello che dice poi lo mette in pratica. Non tramutare il lavoro sul campo, prima, era frustrante».
Come fu frustrante, per Balzaretti, subire 7 gol in casa dall’Udinese, il 27 febbraio 2011 quando ancora era al Palermo: domenica, dopo la squalifica, tornerà titolare, e avrà un motivo in più per vincere.