(A. Pugliese) Probabilmente, una Roma così bella non l’aveva mai vista, né vissuta prima. Sarà l’aria di alta classifica, l’ottobrata romana che continua a regalare giornate nella Capitale che oscillano tra i 23 ed i 25 gradi o anche solo la consapevolezza che i sogni vanno vissuti ed inseguiti fino alla fine. Sta di fatto che il lungo weekend italiano di James Pallotta si sta trasformando in una dolce vacanza, passata tra istantanee da turista e l’orgoglio di essere fermato per strada per una foto o un’autografo.
L’UOMO GIUSTO «Io lo sapevo, l’avevo detto appena ho conosciuto Garcia a New York: è lui l’uomo giusto per la Roma», continua a dire orgogliosamente Pallotta, che sabato sera è stato a mangiare in un famoso ristorante di Trastevere (in via Garibaldi) con degli amici americani ed il braccio destro Alex Zecca e che ieri (dopo aver visto Fiorentina-Juve con lo staff) ha passato la serata cenando proprio con il tecnico francese. «Bravo Rudi, stai facendo un grande lavoro», le parole del presidente giallorosso a Garcia. E dopo aver fatto il turista per due giorni, portando a spasso per Roma alcuni amici americani di Boston, oggi Pallotta (che sembra aver incontrato casualmente anche Lotito, con una bella stretta di mano tra i due) programmerà con i dirigenti i prossimi passi. In agenda ha una serie di riunioni con Zanzi, Sabatini e Baldissoni, poi domani volerà via. Incontri istituzionali? Nessuno, anche perché tornerà presto: di certo per Roma-Fiorentina (8 dicembre), forse anche prima.
BENATIA & GERVINHO Intanto, in Francia Telefoot (programma di TF1) ha puntato l’occhio sulle magie di Rudi. «Garcia è già l’imperatore di Roma». A parlare di lui, Benatia e Gervinho. «È uno che non abbassa mai la pressione, a Milano urlava anche sul 3-0 — dice l’ivoriano — Non ho dubbi, con lui arriveremo fino in fondo». Anche se la strada è ancora lunga. «Rudi ci piace perché parla molto di tattica — chiude Benatia — Quando ho saputo che era lui l’allenatore sono rimasto sorpreso. Ma ha studiato tutto e si è integrato molto bene». Già, forse ha ragione Pallotta, è davvero lui l’uomo giusto.