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GAZZETTA DELLO SPORT Pjanic felice ma stanco Strootman e Florenzi sono pronti

Pjanic

(A.Pugliese/ C.Zucchelli) Prima le lacrime a fine partita, nel freddo di Kaunas, poi quella dichiarazione d’amore dal profondo del cuore. «È la notte più bella della mia carriera, amo la Bosnia». La felicità e la gioia di Miralem Pjanic è un po’ la stessa di una Roma in formato Mondiale. Quella che da ieri è tornata a lavorare a pieno regime a Trigoria, in vista della supersfida di domani con il Napoli. Una Roma emotivamente lanciatissima, sulla scia delle qualificazioni a Brasile 2014, che però qualche apprensione l’hanno lasciata. Pjanic e Strootman ieri hanno fatto i controlli (tutto ok), Florenzi viene dai 61 minuti giocati martedì a Napoli e Gervinho ha fatto differenziato. Sono le quattro icone della Roma mondiale di questi giorni, dovranno essere anche tra i protagonisti di domani sera.

MOTORINO PERPETUO Florenzi ieri si è allenato regolarmente con il gruppo giallorosso, le sue fibre muscolari garantiscono un recupero più rapido dalle fatiche agonistiche rispetto agli altri, l’acido lattico è come se non “attaccasse” i suoi muscoli. Del resto, quando la testa sta bene, anche il fisico ne beneficia facilmente. Ed è proprio questo lo stato d’animo attuale di Alessandro, che in questi primi 4 mesi di stagione si sta guadagnando una copertina dopo l’altra, ribaltando anche i pronostici di inizio stagione, che lo vedevano dover partire dalle retrovie per guadagnarsi minuti e spazio.

FESTA & LACRIME Miralem, invece, è arrivato stanco a Trigoria, ma così felice da non sentire la fatica. E lo ha garantito a Garcia, dopo essere stato accolto dall’abbraccio di compagni e dirigenti, che sapevano quanto fosse importante per lui andare il Brasile. Martedì notte Pjanic ha dormito poco: a Sarajevo, lui, Dzeko e gli altri hanno attraversato in pullman la città tra fuochi d’artificio e folla in delirio, poi festeggiato in un ristorante. Senza scaramanzie, la federazione aveva prenotato per circa 150 persone: cena leggera, brindisi, musica, risate e qualche altra lacrima. Hanno dormito poco, ma era un’occasione così speciale per Pjanic da non fargli sentire gli acciacchi: a Trigoria ieri lui e Strootman sono stati visitati dallo staff medico. Non c’è stato bisogno di esami strumentali perché il ginocchio del bosniaco e la caviglia dell’olandese stanno bene.

LA MIA AFRICA  L’altro uomo in odore di Mondiale è Gervinho, anche se lui dovrà aspettare il 16 novembre ed il ritorno di Senegal-Costa d’Avorio prima di poter festeggiare. Sull’andata, però, «Gervi» ci ha messo la firma personale, con un gol e l’azione che ha portato al rigore. Da lunedì pensa al Napoli, anche se ieri è stato costretto a fare lavoro differenziato. Per lui, ora, c’è un’altra sfida: vincere il ballottaggio con Ljajic, uno che il Mondiale — invece — lo vedrà solo in tv .

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