(A.Pugliese/ G.Monti) – Niente, bisognerà aspettare ancora per sapere quando e dove si giocherà Roma-Napoli. La bacchetta magica è nella mani del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, finché non sarà lui a prendere una decisione ufficiale (con decreto prefettizio) non ci sarà scelta. E la decisione probabilmente slitterà a lunedì, per evitare eventuali prese di posizione pubbliche da parte del tifo giallorosso sabato, nella trasferta di Milano.
TRIGORIA ASPETTA La posizione della Roma resta la stessa, almeno ufficialmente. I giallorossi vogliono rispettare il calendario ed il primo a volerlo è Garcia che (giustamente, dal suo punto di vista) ritiene falsato un cammino con 3 trasferte consecutive (tra l’altro, fattispecie non prevista dal regolamento). Garcia, si sa, vorrebbe anticipare al venerdì, ma per Pecoraro come non si può giocare il sabato, non si può giocare neanche il giorno prima, quando la città sarà già invasa dai manifestanti No Tav. Spostare la gara al 18 dicembre vorrebbe dire sovrapporsi con Italia-Francia dei reduci del 2006 (il 17, per raccogliere fondi in favore di Abidal), allora l’inversione resta l’ipotesi più accreditata. E di questo, nei giorni scorsi, hanno parlato De Laurentiis e Fenucci.
MIDNIGHT Intanto ieri è tornato a parlare dell’argomento Da Laurentiis: «Aspetto di sapere dove si giocherà da Pecoraro, che è un napoletano doc. Sono contrario ad un anticipo al venerdì perché non so se i nazionali farebbero in tempo a rientrare, non vedo altre soluzioni all’inversione di campo che poi, come si è visto con il Sassuolo, non è detto che ci avvantaggi. Avevo anche proposto di far diventare questa partita un evento unico, da giocare sabato a mezzanotte a Roma. Mi hanno detto che c’erano dei costi da sostenere di 120.000 euro. Peccato, sarebbe stato bello, un “midnight in Rome”».