(A. Pugliese) Comunque vada, per la lode ci sarà da aspettare ancora. Ma intanto stasera la Roma va a caccia di un bel dieci storico, quello della striscia di vittorie consecutive, quello che metterebbe in un angolo anche la Juventus del 200506, la squadra dell’ex Fabio Capello. Sarebbe un dieci storico, sulla carta abbordabile («Ma per me è la partita più difficile di tutte, il Chievo è ultimo solo per caso », avverte Garcia), che permetterebbe ai giallorossi anche di arrivare a una sola vittoria dal record europeo del Tottenham di Bill Nicholson (11 vittorie tra il 20 agosto e il primo ottobre del 1960). Tra l’altro, 11 sono anche le partite da cui la Roma è imbattuta in campionato e l’ultimo k.o. fu proprio RomaChievo 01 (Thereau al 90’). Gli scongiuri in casa giallorossa saranno già partiti da un po’…
TURNOVER E GOLEADOR – Alla sfida di questa sera Garcia ci arriva con la voglia di dare un turno di riposo a Florenzi (dentro Marquinho), con il ballottaggio a sinistra tra Dodò e Balzaretti (ma alla fine dovrebbe spuntarla il brasiliano) e con la tentazione di lasciare a riposo uno dei tre della famosa «cerniera centrale» (Benatia, Castan e De Rossi), tutti diffidati e quindi a rischio per la prossima trasferta di domenica a Torino. In più nella testa del francese c’e anche l’idea di far rifiatare in corsa Miralem Pjanic, mandando dentro l’ex di turno, Michael Bradley, l’uomo che a Udine ha marchiato un altro bel dieci: quello dei giocatori giallorossi andati a segno dall’inizio della stagione, altro record per ora condiviso con Inter, Milan e Fiorentina.
QUANTI RECORD – Oggi la Roma avrà anche la possibilità di andare a ritoccare altri record. Come quello dei 23 gol segnati nelle prime 9 partite: meglio aveva fatto solo nel ‘6061, con 25 reti che l’avevano portata al comando della classifica (di cui ben 15 segnate da Pedro Manfredini), per poi pareggiare 11 a Catania. O quello di continuare a non subire gol (finora solo Biabiany alla 3a giornata è riuscito a segnare ai giallorossi), cosa che—tra l’altro —farebbe un piacere immenso a De Sanctis, che va a caccia del record d’imbattibilità di Pelizzoli. Garcia però è stato chiaro, anche se poi ha aggiunto: «La storia è troppo bella per fermarsi proprio ora..».