(M.Cecchini) – Istruzioni per l’uso: se pensate alla Francia e vi vengono in mente solo vini, cucina,Impressionismo e Napoleone, sappiate che siete informati ma anche un po’ banali. Quella d’Oltralpe, infatti, ormai è diventata terra di preparatori atletici, come la Roma di Rudi Garcia sta dimostrando. I numeri d’altronde raccontano meraviglie: punteggio pieno (6 vittorie su 6: record giallorosso d’inizio stagione), migliore attacco (17 reti) e migliore difesa (1 gol: primato fra i maggiori tornei europei), il tutto sulle ali di una condizione fisica folgorante. Ma qual è il segreto?
DUPONT & BERTELLI L’approccio al lavoro fisico di Garcia ha un passato chiaro. Oltre che essere un (bravo) allenatore, è a sua volta preparatore atletico con una storia come quella di tutti, fatta di «stop and go». Ad esempio, tempo fa, ha raccontato come a fine anni Novanta, quando lavorava nel St. Etienne da preparatore (con Montanier in panchina) non fu contento del proprio lavoro, perché ci furono troppi infortuni muscolari. Col tempo i miglioramenti sono stati tanti ed evidenti, soprattutto da quando, al Lilla, ha cominciato a collaborare con Gregory Dupont, 41 anni, «talento» emergente nella scienza della preparazione tanto da approdare già nelle aule universitarie e ricevere l’ovvia richiesta di Garcia di seguirlo alla Roma. Per problemi familiari è arrivato un sofferto «no» ma Garcia, esperto anche lui, sa come usare le tabelle che ha portato dalla Francia, appoggiandosi poi su Luigi Febbrari, ex Lazio, giunto in estate dopo un anno di stop. Tra l’altro, in attesa che la situazione con Garcia si definisse del tutto, la Roma aveva contattato Paolo Bertelli, ex preparatore degli anni spallettiani. Bertelli, ora alla Juve, si era reso anche disponibile a parlarne, ma poi la capacità di Garcia di sdoppiarsi hanno convinto a prendere altre decisioni.
FALCAO APPLAUDE Ad essere sinceri, sono stati in tanti che all’inizio hanno avuto perplessità per i soli 9 giorni di ritiro, svolti senza troppo puntare sul fondo. e a chi gli ricordava i problemi avuti due anni fa per una preparazione non troppo dissimile fatta con Luis Enrique, Garcia ha replicato: «Abbiate fiducia, il fondo lo faremo giocando». E allora la tabella di una settimana tipo – ormai «sposata» da Trigoria – appare chiara: lunedì libero, martedì ripresa blanda, mercoledì lavoro atletico, giovedì tattica, venerdì allenamento ludico e sabato rifinitura. Niente di rivoluzionario, ma tutto pieno buon senso, tant’è che persino la trasferta invernale in Florida (che l’anno scorso rappresentò la fine dei sogni di Zeman) slitterà a fine anno, anche perché la prima partita del 2014 sarà contro la Juve. E così dal Brasile Falcao applaude: «Si capisce che l’allenatore sta facendo un ottimo lavoro e ha un Totti che ancora può fare la differenza. Lo porterei al Mondiale».
DIFESA BUNKER Inutile dire che il primo posto ha risvegliato l’entusiasmo. Un dato per tutti: dal 2008 Garcia ha vinto 102 partite. Un solo allenatore fracnese ha fatto meglio con 109: Wenger. E ieri la riapertura della campagna abbonamenti ha portato a una rapida impennata, senza contare che a San Siro sabato non saranno meno di tremila i tifosi al seguito. merito anche della difesa che, con un solo gol al passivo, è la migliore d’Europa al pari di quella dell’Olimpiacos. Con una postilla: l’unico gol alla squadra greca l’ha segnato l’Atromitos con Stefano Napoleoni, un ragazzo romano, tifoso giallorosso, che quando esulta si alza la maglietta e indica il Colosseo tatuato sul fianco. Un segnale che pare dire: “Romanisti di tutto il mondo, unitevi”.