Essere due volte campione d’Italia è un privilegio di pochi. Esserlo diventato da protagonista con la maglia della Roma è un onore ancora più raro. Amato Ciciretti, 20 anni il prossimo 31 dicembre, può vantare nel proprio palmares i massimi successi a livello giovanile: un campionato negli Allievi Nazionali con il gol decisivo nella finale vinta contro la Juventus nella stagione 2009-2010, campione d’Italia Primavera l’anno successivo contro il Varese (3-2) e la Coppa Italia Primavera 2012 vinta per 2-1 espugnando per primi lo Juventus Stadium. E oggi Ciciretti, dopo una stagione difficile in prestito alla Carrarese, è in testa al girone B di Lega Pro Prima Divisione con il suo L’Aquila in cui è titolare inamovibile. Sabato sarà in campo proprio contro la Roma Primavera in un’amichevole che rafforzerà i rapporti tra le due società e nella quale potrà mostrare la sua crescita.
Lo scorso anno hai giocato alla Carrarese, una stagione con 19 presenze di cui 11 da titolare, chiusa con un’amara retrocessione. Quest’anno a L’Aquila hai avuto un ottimo inizio.
“Un inizio diverso dall’anno scorso quando siamo partiti male con cinque sconfitte di fila mentre oggi con L’Aquila siamo primi (17 punti appaiato a Pontedera, Pisa e Frosinone, ndr) dopo otto giornate”.
Il 29 settembre contro il Viareggio avete vinto 4-1 e hai segnato il tuo primo gol tra i professionisti. Raccontaci cosa hai provato.
“Non è stata un’emozione particolare, non ho pensato fosse il primo gol da professionista ma solo alla gioia per la squadra. L’ho dedicato a mia nipote che era allo stadio”.
Perché hai deciso di accettare L’Aquila tra le offerte che erano arrivate al tuo procuratore e come è nata la trattativa?
“Dopo un anno non facile a Carrara volevo giocare e con il mio procuratore abbiamo accettato l’offerta del L’Aquila e partire dalla Lega Pro Prima Divisione non è stato un problema anzi. L’importante è giocare per fare esperienza e crescere”.
Sabato avrete il turno di riposo in campionato e giocherete un’amichevole proprio contro la squadra di De Rossi. Quanto è stato importante De Rossi nella tua crescita?
“Sicuramente è stato importante, con lui ho fatto due anni bellissimi in Primavera, abbiamo vinto uno Scudetto il primo anno e abbiamo fatto la semifinale l’anno successivo vincendo la Coppa Italia”.
Sarà la tua prima partita contro la Roma, credi che sarai emozionato?
“No, non credo. Certo se dovessi segnare, non esulterò”.
Il tuo obiettivo è di tornare a Roma nella prossima stagione?
“Adesso penso solo a fare bene con il L’Aquila, una stagione importante per me”.
La tua opinione da numero 10 sulla Roma di Rudi Garcia: il segreto è la forza del centrocampo?
“Un De Rossi a questi livelli è fondamentale, con Pjanic e Strootman in questo momento in Italia e anche in Europa è difficile trovare un centrocampo più forte. Tutto però sta girando per il meglio, difesa e attacco sono devastanti”.
Daniele Luciani