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IL MESSAGGERO Con il Napoli di venerdì, la società va in pressing

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(S.Carina) – «Roma-Napoli? Vedremo, non decido io. Di certo giocare tre partite fuori casa di fila mi sembra essere una cosa non normale. Anche non giocarla o farlo a dicembre non è possibile: cambia tutto. Vedremo quello che succederà». Garcia è in attesa. Non è il solo: Lega di Serie A, la stessa Roma e il Napoli aspettano che il Prefetto Pecoraro decida cosa fare del match che da calendario dovrebbe (doveva?) disputarsi il 19 ottobre. Il condizionale, se non addirittura l’imperfetto, è oramai d’obbligo da qualche settimana, ossia da quando le istituzioni hanno manifestato molte perplessità sul far giocare la partita in concomitanza con la manifestazione No Tav che si svolgerà nella capitale. Quello che è certo è che nelle telefonate intercorse nei giorni scorsi tra Beretta, presidente della Lega, e il Prefetto Pecoraro, il mondo del calcio ha risposto garbatamente di no all’invito delle istituzioni di spostare autonomamente la gara.

TRE IPOTESI –  Nelle prossime ore se ne saprà di più. Se, come sembra, arriverà l’ordinanza tanto attesa sull’impossibilità di giocare all’Olimpico sabato 19 ottobre, si apriranno tre scenari: anticipare la gara a Roma il venerdì 18 (l’ipotesi che a Trigoria preferiscono); operare l’inversione e disputare la partita al San Paolo di Napoli (l’opzione che piace a De Laurentiis); giocare nel primo buco concesso dal calendario, ossia il 18 dicembre (eventualità che non piace a nessuno). Le tre soluzioni, a livello calcistico, presentano complicazioni e controindicazioni. Anticipare, infatti, creerebbe delle problematiche con i nazionali, giocare a Napoli vorrebbe dire per la Roma disputare tre gare consecutive in trasferta e spostare la partita a dicembre, falserebbe il campionato. Tuttavia delle tre ipotesi è molto difficile che possa andare in porto la prima (l’anticipo al venerdì). Al riguardo il Prefetto si è già espresso, mostrando diverse perplessità, visto che già dal giorno precedente la manifestazione sono previsti gli arrivi di migliaia di dimostranti. Dovesse confermarle, in gioco rimarrebbero solamente l’inversione o lo slittamento. A Trigoria sono in una posizione d’attesa ma in quel caso, il male minore sarebbe quello di disputare la partita al San Paolo.

VERSO MILANO –  Aspettando la decisione del Prefetto, ieri c’è stata la ripresa degli allenamenti. Gervinho e Ljajic (leggero mal di schiena) sono rimasti in palestra (insieme a Destro e Maicon (fisioterapia) mentre Bradley è sceso in campo per qualche palleggio.

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