(M.Caputi) Il cuore oltre l’ostacolo, è questa la sintesi di ciò che ha fatto la Roma di Udine. Ha mostrato di avere quello spirito, già intravisto nei pochi momenti difficili delle prime otto giornate, che ti fa vincere le gare che non meriteresti. In dieci, credendo fortemente nei propri mezzi, quello spirito ha vissuto la sua esaltazione. La squadra di Garcia ha ”due palle così!”. La certificazione è del suo capitano, Francesco Totti, ieri ammirato spettatore. E che la Roma abbia, oltre alle qualità tecniche, il carattere, il piglio e quel pizzico di buona sorte, necessario alle grandi squadre, lo hanno capito, e bene, anche le concorrenti.
Quello che stanno facendo i giallorossi offusca Juventus e Napoli. Parole e musica sono di Antonio Conte, bravo nel riconoscere i meriti giallorossi, e anche molto abile nella scelta comunicativa degli ultimi giorni. Da una parte, esaltando la Roma, dà giustamente peso ai suoi risultati (7 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta come il Napoli), dall’altra attacca tutti immaginando chissà quali attentati terroristici, organizzati contro di lui e la sua Juventus. È un campionato che cresce d’intensità e i tre turni in una settimana lo rendono ancora più interessante. Juventus e Napoli, Inter e Fiorentina, sono loro le protagoniste sulle tracce della Roma e alla ricerca delle posizioni che contano.
All’appello manca clamorosamente il Milan. La notizia è che da ieri i rossoneri giocheranno un altro campionato. Salvo clamorosi ribaltoni la squadra di Allegri è destinata ai margini della classifica che conta, con il rischio di una stagione persa. Il taglio della cresta di Balotelli, a posteriori, sembra quasi una resa. Si è rialzata, invece, la Lazio e non è un caso che protagonista e simbolo della ripresa sia stato Klose. Ritrovato il suo bomber, Petkovic deve adesso andare avanti con convinzione e idee chiare, su uomini e gioco, altrimenti il successo sul Cagliari sarà stato solo un procrastinare un inevitabile divorzio anticipato, e mercoledì in programmac’è Milan- Lazio.