(F.De Luca) Tre giorni di riposo, cura antistress di Benitez nello scorso week-end per preparare il Napoli alla supersfida con la Roma. Rafa ha cercato di non sovraccaricare fisicamente e psicologicamente gli azzurri prima del match con la capolista, rispettatissima dallo spagnolo e non soltanto perché Garcia era uno dei tecnici che frequentavano le sue “lezioni”. Partita sentitissima a Napoli, si prevedono almeno settemila tifosi all’Olimpico. La tifoseria ci crede, domani sera al San Paolo c’è Italia-Armenia (ritorno dell’Italia dopo sette anni a Fuorigrotta) ma non è questo evento a scaldare i napoletani nonostante la presenza di Insigne, che non vede l’ora di presentarsi all’Olimpico per regalare un gol-gioiello come quello segnato il 14 agosto all’Argentina.
Benitez ha potuto far riposare buona parte dei suoi nazionali: Higuain, Zuniga, Hamsik e Albiol non hanno risposto alle convocazioni di Argentina, Colombia, Slovacchia e Spagna per problemi fisici; si conta sul recupero di Maggio, fermo dal 18 maggio. Oggi rivede tutti sul campo di Castelvolturno e stabilirà con il medico sociale De Nicola il tipo di lavoro da far effettuare ai giocatori che hanno lamentato problemi fisici. Si punta sulla presenza di Higuain, ovviamente, perché la sua assenza si è avvertita e non poco nel secondo match di Champions sul campo dell’Arsenal.
MOMENTO CHIAVE
Per il Napoli è il primo momento-chiave della stagione. Affronta in quattro giorni prima la Roma capolista e poi, martedì 22, vola a Marsiglia per il terzo match di Champions: se non vince contro i francesi, rischia di allontanarsi l’obiettivo qualificazione. Benitez lo sa e ha dato la carica da columnist del giornale inglese The Independent, dove tiene una rubrica sui massimi sistemi calcistici. Ha fatto questo approfondimento Rafa sul momento del Napoli: «La squadra sta crescendo: abbiamo imparato cosa dobbiamo fare quando ci troviamo di fronte squadre con la qualità e la velocità dell’Arsenal. È stato incoraggiante vedere come possiamo recuperare subito da sconfitte del genere: abbiamo vinto per 4-0 sul Livorno quattro giorni dopo Londra pur non avendo Higuain a causa di un piccolo infortunio. Adesso guardiamo alla nostra prossima grande partita contro la Roma, l’unica squadra sopra di noi nella classifica di serie A. Sarà un gran test per noi e un sacco di persone ne stanno parlando. Lo spirito è buono». E poi una rivelazione sul rapporto con la tifoseria napoletana: «Ci sono tante analogie tra Liverpool e Napoli e la passione per il calcio è una di queste. Quando le persone mi fermano, volendo parlare di calcio, dico loro che la stagione è ancora lunga, ma è difficile per loro interpretarlo al meglio. Il calcio è così per tutti noi, è un grande creatore di sogni e speranze». E ora il sogno è vincere a Roma.