(M. Ferretti) – Olimpico, ore 20,45. La Roma capolista, sette vittorie su sette, ospita il Napoli, sei successi in sette gare. La sfida, lo garantiscono i numeri e la qualità mostrata in campo, è la massima espressione del calcio nostrano, anche se le due squadre sono guidate da allenatori stranieri e, complessivamente, saranno rappresentati 22 Paesi, con 17 calciatori non italiani nel gruppo del francese Rudi Garcia e addirittura 18 in quello dello spagnolo Rafa Benitez. Sarà il confronto diretto tra chi vanta il miglior attacco e la miglior difesa, la Roma (20;1), e chi è immediatamente alle sue spalle, il Napoli (18;4). «Potrebbe venir fuori uno zero a zero banale, ma sono sicuro che sarà una gran bella partita. Che non sarà decisiva per lo scudetto», ammoniva ieri Garcia. Un modo galante, il suo, per sottolineare i pregi degli avversari e, al tempo stesso, per tenere alto il morale della sua truppa. «Il Napoli è stato costruito per vincere lo scudetto e per fare bene in Champions, e non a caso ha due squadre di pari valore: loro sono i favoriti, ma noi vogliamo fare l’exploit»[…]
I DUBBI DEL FRANCESE
E, per riuscirci, Rudi avrà a disposizione la rosa quasi per intero. Balzaretti è squalificato, Destro è convalescente ma tutti gli altri sono a disposizione. Strootman è a posto, un po’ meno lo è Gervinho, rientrato dalla partita con la Costa d’Avorio parecchio acciaccato: Ljajic è pronto a prendere il suo posto dal primo minuto. Sul sostituto di Balzaretti, Garcia ha gettato tanto fumo ma tra Dodò, Marquinho, Romagnoli e Torosidis (quelli chiamati in causa dal francese) alla fine dovrebbe spuntarla il greco. Con il rientrante Maicon a destra. «Preferisco fare una scelta difficile che non avere possibilità di scegliere», il suo credo.«Giocheremo per vincere, come sempre. In trasferta e in casa: non importa l’avversario, noi giochiamo per vincere. Se anche stavolta ci sarà l’opportunità di vincere, lo faremo.[…]».
«SCUDETTO? ORA NO»
Tifosi che Garcia ha abituato bene e che sognano un’altra notte da incorniciare: l’Olimpico vestito di giallo e rosso con 50 mila spettatori (larga la rappresentanza di fede napoletana) è pronto a offrire un grande spettacolo d’amore per aiutare Francesco Totti e compagni a vincere ancora. «Non temo un calciatore del Napoli in particolare, perché Benitez ha una rosa per giocare ogni tre giorni e quindi il suo gruppo è composto da tanti bravi calciatori. Io non penso allo scudetto, non posso farlo dopo otto partite. Il Napoli e la Juventus sono le favorite, e per noi potrebbe essere un obiettivo partecipare allo sprint finale. Devo ammettere, però, che lavorare per tanti giorni con mezza squadra non ci ha favorito. La Roma finora è stata una macchina molto veloce, ma non dobbiamo dimenticarci di mettere benzina nel serbatoio…». Ieri è arrivato James Pallotta nella capitale. Entusiasta per il cammino della sua squadra.
PALLOTTA ASPETTA DIEGUITO
«Sta andando bene, abbiamo un bel sistema di gioco e dobbiamo preoccuparci solo di questo. Contro il Napoli sarà una partita da tre punti e basta. Il buon momento della Roma non mi sorprende, io l’avevo detto due mesi fa che saremmo stati la sorpresa più grande», il virgolettato di Pallotta che stasera dovrebbe avere al proprio fianco Diego Maradona, che ha voglia di essere all’Olimpico per abbracciare Totti, che ha definito «immenso».