(S.Carina) – Roma chiama, Napoli risponde. Quella che si appresta ad essere la partita clou del prossimo turno di campionato ancora non si sa dove e quando si disputerà. Se in giornata il Prefetto Giuseppe Pecoraro darà seguito ai propositi, espressi non più tardi di una decina di giorni fa – «Al 90% non si giocherà all’Olimpico» – ed emanerà l’ordinanza secondo la quale il match, previsto sabato 19 alle ore 18, non potrà giocarsi a Roma per motivi di ordine pubblico (dovuti alla concomitante manifestazione dei No-Tav nella capitale), la palla tornerà alla Lega di A.
BENITEZ APRE A VENERDÌ
«Giochiamola a mezzanotte», aveva suggerito mercoledì scorso il presidente del Napoli, De Laurentiis. Ieri è tornato sull’argomento anche il d.s. partenopeo Bigon: «Con la Roma abbiamo manifestato l’intenzione di restare a giocare esattamente dove diceva il calendario ma, in questo caso, non sono decisioni che spettano ai club». Parola a Benitez: «Roma-Napoli non va spostata, non importa la sede o l’orario, noi preferiamo giocarla nella data stabilita. Se slitta a dicembre non va bene. Può essere una soluzione giocare alle 22. Saremmo favorevoli anche ad anticiparla».
LA ROMA SPERA
E la Roma? A Trigoria attendono comunicazioni ufficiali. Da tempo tra le opzioni in ballo (anticipo, inversione o slittamento) quella di anticipare la gara (per la quale sono stati già messi in vendita i biglietti) a venerdì riscuote i maggiori consensi del club. Ancor di più quando ieri Benitez ha mitigato il no di De Laurentiis di qualche giorno fa. Il ‘problema’, però, rimane sempre la valutazione da parte delle istituzioni. Il Prefetto, infatti, ha palesato forti perplessità ad anticipare il match perché già dal giorno precedente la manifestazione sono previsti gli arrivi di migliaia di dimostranti. Fossero confermate con un provvedimento, tra le due opzioni rimaste (inversione o slittamento al 18 dicembre) la Roma – suo malgrado – potrebbe accettare di disputare la partita al San Paolo.