(U.Trani) – “Se il mondiale ci fosse ora, non avrei dubbi e convocherei Totti”. Prandelli non può dire di più. L’apertura al capitano della Roma c’è e mediaticamente funziona. Il miglior calciatore d’Italia, 37 anni, è al top. E può tornare in azzurro. Non basta, però. La competizione in Brasile parte a giugno: oggi ogni decisione è prematura. In otto lunghissimi mesi è facile che cambino i giudizi positivi dell’opinione pubblica e i buoni propositi del ct. Meglio aspettare prima di scommettere sulla presenza di Francesco a Rio. Ancora incerta.
NESSUN CONTATTO CON IL CT
Prandelli ammette: «Non ci ho parlato, a che serve farlo ora?». Totti conferma. Nemmeno una telefonata da Firenze. Da questo punto di vista accetta il silenzio. Non sempre. Quando l’anno scorso il ct si presentò a Trigoria, non scambiò con il capitano nemmeno due chiacchiere. Prandelli era lì per far visita all’amico Baldini che, se proprio vogliamo dirla tutta, non era il dirigente giallorosso più carino con Francesco (il dg lo definì pigro). I rapporti con Prandelli, dunque, sono formali. Non c’è il legame che il romanista aveva con Lippi. «Mai dire mai». Totti prende tempo da un pezzo. Ha ripetuto il refrain anche davanti al presidente Pallotta nel giorno dell’annuncio del nuovo contratto, il 21 settembre. «Io non ci penso, vediamo in primavera». Senza smaniare.
DECISIVI I TEST TMG
«Seguiamo Totti e Cassano, ve l’ho già detto. Un mese prima del mondiale li valuteremo: durante la Confederations ho capito che l’aspetto fisico ha la priorità su quello tecnico». Prandelli frena di brutto. Anche se l’elogio di Francesco è totale. «Totti è fantastico. Se sta così, fa parlare e riflettere». […]
IL GRUPPO NON È CONTRARIO
I senatori sono tutti grandi amici di Totti: Buffon, Pirlo e ovviamente De Rossi. Gli altri hanno meno influenza nello spogliatoio. Francesco non potrebbe mai andare in Brasile da dodicesimo uomo. Il nuovo sponsor, lo stesso della Roma, spingerebbe per vederlo al mondiale. «Il gruppo accetta qualsiasi giocatore che possa fare la differenza e migliorare la qualità del gioco. Totti sa fare la punta centrale, il finto nove e il centrocampista: è unico nell’interpretazione di quel ruolo. E’ chiaro che terrò in considerazione chi ci ha portato al mondiale, ma in questo momento molti hanno problemi» chiarisce il ct.
IL PATTO NELLO SPOGLIATOIO
«I giovani li aspettiamo a braccia aperte, ma non ho visto niente di nuovo» ribadisce Prandelli, quasi motivando la citazione di Totti e Cassano. Ha solo Florenzi e Insigne. E Balotelli, nonostante il «T’ammazzo» urlato dall’attaccante all’arbitro Banti alla fine della gara con il Napoli. Il Milan non ha presentato ricorso, ma SuperMario è a Coverciano. «Ha scontato la squalifica. Il codice etico rimane e lui è qui perché abbiamo un nostro modo di affrontare gli argomenti. Ci guardiamo negli occhi, facendo un patto, per essere preparati al mondiale anche psicologicamente: certe cose non devono più succedere. Se un giocatore ha queste esternazioni è fragile. Chi vuole bene a Mario è arrabbiato con lui. Ma nessun ultimatum. Io umanamente mi schiero a fianco di chi ha contro tutti. Noi lo aiuteremo, pure perché potenzialmente è tra i più forti che abbiamo».[…]