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IL PAGELLONE Punti di (s)vista sul massimo campionato italiano di calcio

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.

Adriano Galliani


VOTO 0 LE SCUSE DI GALLIANI:

“Non mi soffermo sui due rigori evidenti, ma sulla punizione da cui è scaturito il gol del 3-2  che è stata calciata sei metri avanti rispetto alla posizione corretta. Cosa peraltro ampiamente dimostrata dalle immagini televisive. Per considerare chiuso l’episodio ci aspettiamo che qualcuno ci dia delle spiegazioni e anche delle scuse”. E ai tifosi della Fiorentina beffati nella passata stagione all’ultima di campionato con una vittoria rossonera a Siena propiziata da un rigore inesistente assegnato ed uno evidente negato chi ha dato delle scuse? Vero è che la furbata di Parolo andava gestita in maniera diversa da Valeri. Il Galliani furioso.

 

Andrea De Marco


VOTO 1 DE MARCO:

La giacchetta nera sbaglia nell’assegnazione del secondo calcio di rigore realizzato da Higuian per fallo di mano ravvicinato di Glik confortato dall’indicazione dell’assistente di linea Mazzoleni  e cade in pieno nel tranello da simulazione del belga Mertens; bravo nell’imitare la migliore sceneggiata napoletana dell’indimenticato Mario Merola. Al termine della gara il fischietto viene punzecchiato anche dal designatore arbitrale Braschi: “Io ho visto i filmati ma mi sembra sia un errore, il braccio era molto attaccato. L’arbitro è stato tratto in inganno dall’altro braccio che era alto. Credo abbia visto male, è un errore”. Rimandato. 

 

Luigi De Canio


VOTO 2 CATANIA:

L’arrivo in panchina di Gigi De Canio non cambia le sorti poco fortunate di questo avvio di campionato etneo. Nella gara interna con il Sassuolo i padroni di casa non vanno oltre lo 0-0, rischiando addirittura la beffa al 90′: Zaza poco lucido dopo aver saltato Andujar, calcia incredibilmente fuori a porta sguarnita. Alla vigilia della doppia trasferta di fuoco contro Juventus e Napoli la situazione dei siciliani si fa sempre più complicata. Acque agitate. 

 

 

Giuseppe Sannino


VOTO 3 SANNINO:

Buio profondo per la squadra del patron Campedelli al peggiore avvio di stagione dalla promozione nella massima serie. La rete di Cesar nella prima frazione illude i clivensi, ma la splendida doppietta di Quadrado porta alla settima sconfitta su nove partite di campionato. Confermato Sannino al tecnico ex Siena restano  le sfide contro Roma e Bologna per invertire la tendenza e salvare la panchina. Graticola. 

 

 

Antonio Conte


VOTO 4 CONTE VS. PORRA’:

Siparietto divertente quanto tragicomico quello in scena su Sky al termine della partita tra Juventus e Genoa, vinta dai bianconeri per due reti a zero. Durante l’intervista post partita Conte si lascia andare alla polemica con il noto giornalista Giorgio Porrà, vaneggiando sulla presunta scazzottata tra lui e il ds Marotta, minacciando anche di abbandonare la diretta e dimostrando una crisi di nervi ai limite del paradossale. T.S.O. 

 

 

Sampdoria-Atalanta


VOTO 5 SAMPDORIA-ATALANTA:

Nel giorno della prima vittoria interna della Sampdoria di Delio Rossi, serve un gol di un difensore (Mustafi) per avere la meglio sull’Atalanta di Colantuono. La sterilità offensiva dei doriani è ampiamente spiegata dai numeri: tra Eder e Gabbiadini, coppia d’attacco titolare, i gol realizzati sono solamente  cinque, troppo poco per una squadra che deve salvarsi.  D’altro canto però, anche la Dea, da par suo non sembra andare molto meglio lontano dallo stadio Atleti Azzurri d’Italia con una sola vittoria in trasferta e cinque gol fatti a fronte dei nove subiti. Come capita spesso il primo anticipo di giornata merita la palma di peggior spettacolo in scena del fine settimana. B-Movie.

 

Josè Angel Crespo


VO
TO 6 IL GOL DI FACCIA DI CRESPO:

La rete del terzino rossoblu salva la panchina di Pioli, regala la prima vittoria stagionale agli emiliani e fa respirare la squadra reduce da un avvio di campionato assolutamente sottotono e privo della vis dimostrata nelle annate recenti. Nelle scontro diretto per la salvezza con il Livorno decide la rete messe a segno in avvio dal calciatore spagnolo lanciando nel baratro gli amaranto alla quarta sconfitta consecutiva. Salva faccia.

 

 

Miroslav Klose


VOTO 7 KLOSE:

Il tedesco rivitalizza i biancoazzurri e scaccia l’aria pesante di Formello, dopo la contestazione dovuta ad un mese intero senza vittorie tra campionato ed Europa League. Subentrato al termine dei 45′ di gioco iniziali il panzer riesce a dare alla Lazio e ai compagni la scossa giusta trasformando con un perentorio colpo di testa la rete che sblocca la partita e appena 120 secondi più tardi propiziando il rigore poi trasformato da Candreva, inducendo  Pisano al fallo di mano in aerea. Con lui in campo la banda di Petkovic risulta avere tutto un altro atteggiamento. Decisivo.  

 

Marco Parolo


VOTO 8 PAROLO:

A volte le rimonte non vanno sempre a buon fine. Dello stesso avviso deve essere stato anche il calciatore gialloblu artefice con il gol del definitivo 3-2 al 94′ di gioco della vittoria ducale contro un Milan, rimesso in carreggiata dalle reti di Matri e Silvestre. L’ex Cesena sblocca la sfida con un sinistro chirurgico nel primo tempo e chiude la contesta con un calcio di punizione forte e angolato a tempo ormai scaduto aiutato da un incerto Rafael e dalla barriera. Alla seconda doppietta in campionato, dopo quella rifilata all’Atalanta, il lombardo è sempre di più il leader del centrocampo di mister Donadoni. Parolo, Parolo, Parolo.  

 

Rodrigo Sebastian Palacio


VOTO 9 PALACIO:

Elogio non tanto per il gol segnato quanto per la capacita di riuscire a fare reparto da solo. Nella vittoria contro il Verona è di nuovo lui a trascinare i compagni al successo con una prova di altissimo livello su tutto il fronte d’attacco neroazzurro. Mazzarri rischia di ritrovarsi in casa quello che nell’avventura partenopea rappresentava Cavani, ovvero il faro e il punto di riferimento a cui aggrapparsi in ogni momento del match. Pala-dino. 

 

 

Juan Guillermo Cuadrado


VOTO 10 
QUADRADO:

Sulle orme del clasico spagnolo deciso da una perla di Neymar nel primo tempo e Sanchez nella ripresa, la Viola si impone a Verona con il Chievo grazie alla prima doppietta in Serie A del colombiano Quadrado. Le similitudini tra la giocata dell’asso brasiliano blaugrana e l’ala di Montella, vanno a conciliare nello stesso risultato: scatto veloce sulla sinistra, rientro con finta sul piede preferito e palla sull’angolo opposto imparabile per il portiere. Adesso sull’esterno offensivo è pronta a scatenarsi un’asta tra i migliori club europei, Arsenal su tutti. Nasci tondo, mori Quadrado. 

 

 

A cura di Papi&Piccinini

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