(D.Giannini) – Tre giorni a Milano, tre giorni alla trasferta del Meazza, tre giorni al giorno che dirà se questa Roma è un sogno meraviglioso dal si è destinati a risvegliarsi oppure una bellissima realtà come quella delle prime sei giornate di campionato. A San Siro saranno tanti i tifosi giallorossi presenti, a sostenere la quadra di Rudi Garcia, a spingerla ancora più in alto.
Quanti ? Difficile dirlo al momento. Si dovrebbero superare le tremila presenze (c’è tempo fino alle 19 di venerdì, prezzo del settore ospiti 23 euro, al seguito ci saranno gli steward della Roma). Ieri mattina i biglietti presi dai romanisti erano già 1200, che in proiezione significano circa 1500 alla chiusura degli rivendite del circuito Best Union. Oggi potrebbe esserci una nuova impennata, ma in ogni caso la Roma può stare certa che a San Siro avrà un grande sostegno. Quello che c’è sempre stato all’Olimpico, che dal prossimo turno interno potrà contare su una Curva Sud esaurita. E’ stato questo il primo risultato della riapertura della campagna abbonamenti. In un nulla sono stati polverizzati i pochissimi posti disponibili nel cuore del tifo romanista. «La Roma avanza in campionato anche grazie al supporto del pubblico. La Sud è “sold out”, un grazie a tutti i tifosi» ha cinguettato la società ieri su Twitter. Sold out. Da qui alla fine del campionato non ci sarà spazio neppure per uno spillo.
Tanto meno per una partita importante come quella con il Napoli, in qualunque giorno si giocherà. Perché se la testa dei giocatori e dell’allenatore è e deve restare solo sulla partita di sabato, in città si parla già tantissimo del match contro Higuain e Hamsik. Previsto in calendario per sabato 19 ottobre alle 18, ma che deve trovare una collocazione definitiva per la manifestazione dei No-Tav prevista lo stesso giorno nella Capitale. Il Prefetto potrebbe dire no alla disputa dell’incontro. Nei prossimi giorni, forse già da oggi, potrebbero arrivare notizie sulla decisione finale. Al momento le possibilità sono tre: che tutto resti come era giocando nell’orario e nel giorno stabiliti, oppure l’inversione del campo, o lo slittamento al 18 dicembre unica data possibile visti anche gli impegni europei del Napoli. Al club di De Laurentiis l’inversione del campo andrebbe bene. Non alla Roma, che vuole giocare nel giorno deputato. Se non si potrà, qualcuno dovrà dirlo. Ovvero la Lega che dovrà fornire una motivazione, nel caso specifico un’ordinanza del Prefetto.
Al momento pare che nessuna delle tre possibilità possa essere esclusa. Mentre non appare percorribile la strada di un anticipo della partita al venerdì. Per almeno due motivi: intanto perché i manifestanti arriveranno a Roma non il sabato stesso ma proprio il venerdì sera e quindi si potrebbero creare ugualmente problemi per quanto riguarda l’ordine pubblico. E poi perché la settimana precedente alla sfida è quella destinata agli impegni delle nazionali e i sudamericani (vedi Higuain per il Napoli e Maicon per la Roma) torneranno a disposizione dei rispettivi allenatori solo il giovedì.