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IL ROMANISTA L’eleganza del 10: “Sì, possiamo fare tutto”

Totti

(D. Galli) – L’eleganza del 10 è tutta lì. È in quel palleggio con cui irride l’intertriste, lo strega, lo lascia sul posto per servire Strootman. È in quel palleggio nient’affatto fine a se stesso che consente alla Roma di triplicare le marcature e chiudere, di fatto, la partita. A 37 anni – a 37 anni! – Francesco Totti segna una doppietta – è la cinquantesima in carriera – segna il gol numero 7 all’Inter, il 230esimo tra i bomber della Serie A di tutti i tempi, ma soprattutto il 300esimo da quando è nei professionisti. «Io leggenda vivente? Non sta a me giudicarlo, qui a Milano abbiamo fatto molte belle partite negli ultimi anni e vincere nella Scala del calcio ti gratifica. Ma mi fa piacere essere etichettato in questo modo. Io do il 100% e poi sta al mister decidere». La modestia del 10. «Ho riacceso le luci a San Siro? Meno male, era tanto che non capitava». Sentitelo:«Anche oggi abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Solida, forte, organizzata, che sta messa bene in campo ed esprime il massimo di ogni giocatore. Ci sarebbero da dire tante cose, ma la vittoria e la continuità di questa squadra sono la cosa più bella. Vincere la settima(partita, ndr) consecutiva non era facile. Continuiamo di questo passo, con questa squadra possiamo fare tutto». Tutto? Non proprio, almeno sulla carta. Spetta al Capitano spegnere quello che da fuocherello tra le sterpaglie è diventato un incendio della foresta amazzonica, tocca a Totti fare il pompiere dall’alto dell’esperienza di chi lo scudetto l’ha vinto, ultimo reduce di quella squadra di campioni e primo campione di questa.«Adesso si può dire tutto, il campionato è lungo. Siamo una squadra che può competere con tutti, ma ci sono organici più forti di noi.L’obiettivo è entrare in Champions, lo scudetto non è una parola che ci riguarda. Noi giochiamo domenica dopo domenica e facciamo le nostre cose». La classifica dice comunque che la Roma continua a guardare tutti dall’alto in basso: «Non ci nascondiamo, abbiamo un organico – ripete Francesco –per entrare nelle prime tre. Il nostro obiettivo è tornare in Europa, col sogno Champions». E aggiunge: «Nessuno si aspettava questo inizio. Nessuno se lo sarebbe atteso, ma la squadra è ben messa in campo, ha giocatori di livello internazionale, competitivi. E quando la testa è libera riesci a fare tutto. Godiamoci questo momento». Godiamocelo. Ma cos’è cambiato rispetto all’anno scorso? «È un gruppo unito e forte – spiega Totti – con giocatori di livello internazionale e di grande calibro. È tutto un insieme»Sette vittorie su sette. Prandelli prende nota«La Nazionale? In questo momento non ci penso, penso solo alla Roma. Sono contento per i risultati e soprattutto per i tifosi, che lo meritano. Non eravamo abituati a vedere tanta gente in trasferta, che ci segue con tanto affetto, con tanto amore. E noi proviamo a contraccambiare con le vittorie. Il campionato è lungo, speriamo di levarci altre soddisfazioni».

FLORENZI Quarto gol in campionato per Florenzi. E consueta umiltà.«Imparando dai campioni si può solo migliorare, sto imparando tanto». Gli chiedono quale sia il segreto di questa Roma. «Non c’è. Accorciamo bene e facciamo ripartire bene la squadra. E siamo bravi a metterla dentro. Questo fa di noi una grande squadra. In quale ruolo mi trovo meglio? Sinceramente mi trovo davvero bene attaccando la porta, con trenta metri in più hai più fiato e riesco a gestire meglio la partita e aessere più lucido sotto porta». Ultima domanda: ma corre più lui o Gervinho? Alessandro non ha dubbi: «Gervinho, assolutamente. Oggi (ieri, ndr) ha fatto due scatti in cui ha bruciato l’avversario. È imbarazzante». Di più. È fichissimo.

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