(D.Galli) – Ha prevalso il buonsenso. Il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha adottato la decisione migliore possibile per salvaguardare ordine pubblico e ordine del campionato. Roma-Napoli si giocherà venerdì 18 ottobre alle 20.45. È un provvedimento che fa felici tutti: Roma, Napoli e Lega di Serie A. Per la Roma aveva parlato in mattinata il suo dg Mauro Baldissoni: «Giocare venerdì alle 20.45 sarebbe la scelta migliore». Secondo Aurelio De Laurentiis, che fa riferimento al rientro dei giocatori dalle nazionali, la decisione di Pecoraro crea più problemi al Napoli che alla Roma. «Ma del resto Roma-Napoli è una partita da giocare, inutile mettersi gli uni contro gli altri. L’importante è trovare opzioni che sportivamente diano maggiore risalto a una sfida importante». L’anticipo al venerdì trova d’accordo anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino: «Ringrazio il Prefetto di Roma. La sua scelta risponde alle esigenze dei cittadini, dei tifosi e soprattutto a quelle della sicurezza e della qualità della vita nella nostra città che tra venerdì 18 e sabato 19 dovrà gestire tre difficili impegni. Mi auguro che la partita di calcio, la manifestazione dei Cobas e quella dei No Tav, si svolgano pacificamente e che le migliaia di persone che vi prenderanno parte sappiano dimostrare attenzione e rispetto nei confronti di Roma e dei suoi cittadini».
I CONTI Procede il risanamento finanziario del club. La Roma ha reso noto il progetto di bilancio al 30 giugno. Si è chiuso con un passivo di 40 milioni (40 milioni 130 mila euro), contro il rosso di 58 milioni 474 mila euro del 2012. Il miglioramento è stato quindi di oltre 18 milioni di euro. Crescono anche i ricavi di esercizio, pari a 124 milioni 659 mila euro (nel 2012 erano stati 115 milioni 973 mila euro). Restano invece importanti i costi. Soprattutto al fine di mantenere la squadra competitiva, la Roma ha speso 138 milioni 347 euro, contro i 141 milioni 733 mila dell’anno prima. Faccenda che sarebbe preoccupante se non ci fosse, alle spalle, una precisa programmazione che compensa parzialmente le pesanti uscite. La Roma lo spiega nella relazione che accompagna il progetto di bilancio, che sarà sottoposto a fine mese al voto dell’assemblea degli azionisti: «Le sfide finanziarie affrontate sono state principalmente l’elevato costo del lavoro per l’esercizio 2013/2014, e il non ottimale sfruttamento di tutte le possibili fonti di ricavo. Tali problematiche sono state compensate nel breve periodo attraverso proficue operazioni di mercato e la sottoscrizione di nuovi contratti commerciali». Per il futuro, a Trigoria si attendono ancora una perdita di bilancio. Colpa della seconda mancata partecipazione alle Coppe. «Tenuto conto – si legge – che i risultati sportivi non hanno permesso la qualificazione alle competizioni europee, dalla quale sarebbero potuti derivare ulteriori ricavi, per l’esercizio 2013/2014 si prevede ancora una significativa perdita economica».
Se quindi nel breve termine la proprietà dovrà ancora mettere mano al portafoglio, nel mio e lungo termine le prospettive sono rosee. A dirlo è sempre la Roma: «Va notato comunque che i risultati finanziari prevedibili per la stagione corrente rappresentano un miglioramento notevole rispetto al 2012/2013, e che la società ha intrapreso varie azioni per massimizzare il proprio rendimento futuro. In particolare, è stata avviata una ristrutturazione dell’area commerciale, mentre i risultati sportivi finora ottenuti sono stati molto positivi, anche grazie all’ingaggio di un nuovo allenatore e all’acquisizione di giocatori importanti».